I DOCENTI sentono il bisogno di INSEGNARE
MEGLIO e gli studenti vogliono capire ed imparare di più.
LE FAMIGLIE ( 59,6%) e gli studenti (56,8%) CHIEDONO MENO MATERIE DI STUDIO E
vogliono CONTARE DI PIU' a scuola
PROMOSSA
dal 55% dei docenti la scuola secondaria di 4 anni, più un ultimo anno in
cogestione con l'università
TORNA IL VOTO IN CONDOTTA: lo chiedono il 97% dei genitori, il 94% dei docenti e
l'89% degli studenti.
(Roma 12 dicembre 2001) Diploma a 18 anni: lo
chiede il 71,3 % dei docenti. Solo il 18,7% dei docenti, il 18,3% degli studenti
ed il 20,5% dei genitori condivide la scelta della scuola di base unica di 7
anni. La maggioranza chiede la reintegrazione della scuola primaria e della
scuola media. Chiede anche un maggiore collegamento didattico tra la quinta
elementare e la prima media inferiore. Il 77,6 % per cento dei genitori, l'82 %
dei docenti ed il 62,9 % degli studenti è d'accordo sul carattere orientativo
degli ultimi due anni della media.
L'ipotesi di articolare l'istruzione e la formazione secondarie di II grado in
due bienni con un ultimo anno cogestito con l'università per colmare le
eventuali lacune di preparazione delle matricole e per permettere a tutti gli
studenti di poter così accedere a qualsiasi corso di istruzione e di formazione
superiore è preferita dal 55% dei docenti intervistati. Solo il 39,6% opta per
l'ipotesi di una secondaria organizzata come ora su un biennio seguito da un
triennio.
Ecco alcune esigenze che vengono dal mondo della scuola secondo un'indagine
realizzata dall'Istat che ha inviato ottomila questionari per affiancare il
lavoro della commissione ministeriale guidata dal professor Giuseppe Bertagna.
Non solo. Il comportamento e la responsabilità degli studenti deve essere
oggetto di valutazione scolastica per il 97% dei genitori, il 94% dei docenti e
l'89% degli studenti. Il 59,1% dei docenti, il 62,4% degli studenti e il 65,4%
dei genitori vogliono, inoltre, che la "condotta" conti anche per
un'eventuale bocciatura. Tra i sogni di modernizzazione del nostro sistema di
istruzione e formazione, secondo l'Istat che ha interpellato tre campioni di
3445 docenti, 1791 studenti delle medie secondarie e 4071 genitori, c'è la fine
della figura del maestro unico, da trasformare in specialista per il 69 % dei
docenti, il 60 % dei genitori ed il 59 % dei docenti.
Molto forti anche le richieste per lo studio di meno materie in classe: è di
questa opinione il 53,4 per cento dei docenti, il 59,6 % dei genitori e il 56,8
per cento degli studenti. Le famiglie in particolare, al livello del 52 % degli
intervistati, domandano di poter contare di più nella scelta dei programmi di
studio e degli orari.
Uno dei punti più interessanti della ricerca dell'Istat è l'insoddisfazione di
studenti e docenti per i metodi di insegnamento. Ai ragazzi non piace come
vengono condotte le lezioni e solo 18.9 % pone questo fattore tra le cose che
piacciono a scuola. Ma anche gli insegnanti avvertono questa inadeguatezza,
visto che solo il 41.4 % è contento della sua metodologia didattica ed il 54.6
% chiede nuova formazione metodologica e didattica.
Alcuni luoghi comuni smentiti dall'indagine Istat: I docenti (78,6 %)non sono
affatto demotivati e se potessero cambiare mestiere tornerebbero tra i banchi di
scuola; anche gli studenti (79 %) confermano la scelta dell'istituto che
frequentano e dimostrano così di aver fatto a 14 anni una opzione per nulla
superficiale; genitori, studenti e docenti danno, infine, un voto più che
sufficiente all'attuale scuola italiana: 7. 5 punti su un totale di 10.
Ma tutte le componenti mondo della scuola chiedono forti miglioramenti nella
struttura scolastica, nei piani di studio e nei metodi di insegnamento oltre che
nella formazione degli insegnanti, per adeguarla alla nuova realtà della società
italiana, europea ed al mercato del lavoro.
Tutti i dati della ricerca Istat e una sintesi che correla i dati con le
proposte del Documento della Commissione Bertagna sono disponibili nella sezione
"Verso gli Stati generali dell'istruzione"; sul sito www.istruzione.it
Primi
risultati di una rilevazione campionaria
(Formato Adobe Acrobat PDF - 137 kB)
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2001