Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale

Disegno di legge

 

LAVORO, PREVIDENZA SOCIALE (11ª)

MERCOLEDI' 19 GIUGNO 2002
87a Seduta

Presidenza del Presidente
ZANOLETTI


Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Sacconi.

La seduta inizia alle ore 14,10.

IN SEDE CONSULTIVA

(1306) Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale
(1251) CORTIANA ed altri. - Legge-quadro in materia di riordino dei cicli dell'istruzione
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)

Si riprende l'esame dei provvedimenti in titolo, sospeso nella seduta dell'11 giugno scorso.

Si apre il dibattito.

Interviene il senatore DI SIENA, che, a nome del Gruppo Democratici di sinistra-L'Ulivo, esprime una valutazione nettamente contraria sul disegno di legge delega proposto dal Governo. A suo giudizio, infatti, l'intreccio fra istruzione, formazione e lavoro contenuto nella impostazione che il Governo intende dare al sistema scolastico, può provocare effetti perversi, in quanto comporta una insufficiente specializzazione del momento formativo sotto il profilo orientativo e nel contempo risulta poco chiara la definizione del segmento lavorativo dal punto di vista della tutela dei soggetti interessati.
Egli ricorda poi di avere già nutrito delle riserve nei confronti della legge n. 30 del 2000, con la quale il Governo dell'Ulivo aveva inteso riformare il sistema scolastico, proprio in ragione delle ambiguità che caratterizzavano il rapporto fra istruzione e formazione. Afferma quindi che compito eminente della scuola pubblica dovrebbe essere quello di impartire un tipo di istruzione a carattere generale così che venga espletato pienamente l'obbligo scolastico, che a sua volta dovrebbe essere esteso ai 18 anni di età. Al contrario, il principio dell'obbligo formativo rappresenta un ibrido che non chiarisce la relazione esistente fra istruzione e formazione.
Il disegno di legge governativo, peraltro, accentua ulteriormente alcuni dei difetti già insiti nella riforma della scuola adottata dall'ex ministro Berlinguer. In particolare, egli sottolinea, quali aspetti maggiormente criticabili, la previsione di una scelta assai precoce fra i due canali formativi e l'introduzione della formula dell'alternanza scuola-lavoro: due elementi in contro-tendenza rispetto alle esigenze di una società moderna, che viceversa richiederebbe un sistema scolastico in grado di fornire una preparazione culturale di base di alto livello. Infatti, è proprio l'acquisizione di adeguati strumenti cognitivi e culturali a carattere generale che consente di affrontare al meglio il mondo del lavoro.

Il senatore BATTAFARANO si associa alle osservazioni critiche testè avanzate dal senatore Di Siena, sottolineando come la decisione del Governo di non dare attuazione alla legge n. 30 del 2000 abbia impedito di portare a compimento una serie di significative innovazioni del sistema scolastico - che egli ricorda sommariamente - già avviate nel corso della precedente legislatura. Da questo punto di vista, pur ritenendo lecito che un nuovo Esecutivo si caratterizzi per una diversa impostazione di un determinato settore, afferma che le scelte dell'attuale Governo nel campo dell'istruzione appaiono dettate da ragioni ideologiche piuttosto che da reali esigenze.
Si sarebbe infatti dovuta modificare la riforma dei cicli scolastici introdotta dal Governo dell'Ulivo, nel senso di adeguarla alla nuova formulazione del Titolo V della Costituzione, soprattutto al fine di individuare con chiarezza le rispettive competenze dello Stato e delle regioni. Si è invece preferito travolgere del tutto la precedente impostazione, introducendo peraltro alcuni aspetti particolarmente negativi; fra di essi, egli ricorda in particolare l'anticipato ingresso alla scuola elementare, frutto di un difficoltoso compromesso fra esigenze sociali diverse, la confusione determinatasi fra obbligo scolastico - del quale viene attenuata l'importanza - e obbligo formativo e infine l'accentuata differenziazione fra i due canali formativi della scuola secondaria. Per tali ragioni egli ribadisce il giudizio fortemente negativo che il Gruppo dei Democratici di sinistra-l'Ulivo esprime sul provvedimento in esame.

Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.

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2002