Manuale di lingua latina

a cura del prof. Pietro De Paolis

Prima declinazione - dativo

Si dice caso la modifica di un nome per indicare la funzione in analisi logica, se cioè si tratta di un soggetto, di un complemento oggetto o di un altro complemento. Oltre al nominativo e al genitivo esiste anche il caso detto dativo.

 

caso funzione
dativo singolare

Caesar rosae aquam effundit  

Cesare versa l'acqua alla rosa

indica un complemento di termine (rosae); risponde alla domanda: a chi? a cosa?

Per riconoscere il dativo stacchiamo le ultime due lettere del nome, cioè la desinenza:

ros -ae

la desinenza è: ae

la desinenza ae è caratteristica del genitivo femminile singolare, del dativo femminile singolare e del nominativo femminile plurale.

ae si legge: e e non ae

Caesar si legge: Cesar e non Caesar

 

Caesar rosae aquam effundit  

Cesare versa l'acqua alla rosa

 

Caesar = soggetto; lo leggiamo: cesar; traduciamo: Cesare

rosae = complemento di termine, nome, dativo, femminile, singolare; lo leggiamo: rose; traduciamo: alla rosa

aquam = complemento oggetto, nome, accusativo, femmnile, singolare; traduciamo: l'acqua

effundit = predicato verbale; traduciamo: versa

Osservazione

Notiamo che rosae può essere sia dativo sia genitivo; per tradurre in modo corretto si guarda dapprima il verbo effundit, che è terza persona singolare indicativo; poi troviamo il soggetto, cercando un nome al nominativo, nel nostro caso Caesar; quindi traduciamo: Cesare versa. Sorge spontanea la domanda: che cosa versa? ovviamente versa l'acqua, infatti aquam, come vederemo è un complemento oggetto; poi ci chiediamo: a chi versa l'acqua? ovviamente alla pianta di rosa, quindi rosae è un dativo e non un genitivo.

Invece, se avessi detto:

rosae flos ( il fiore della rosa)

in questo caso rosae sarebbe stato un genitivo, in quanto riferito a flos (il fiore), che è un nome.

Per essere un genitivo occorre sempre un nome  cui riferirsi.

 

 

... reliqui sese fugae mandarunt. (Cesare in De Bello Gallico)

... i rimanenti si diedero alla fuga. 

reliqui = soggetto, nominativo, maschile, plurale; traduciamo: i rimanenti, i restanti; Cesare si riferisce agli Elvezi (Svizzeri) che in buona parte avevano attraversato il fiume Arar; una parte li uccise e i rimanenti si diedero alla fuga.

sese  mandarunt = predicato verbale; possiamo tradurre: si diedero.

fugae = complemento di termine, dativo, femminile, singolare; possiamo tradurre: alla fuga.


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Esercizio

Inserire la traduzione della parola blu latina nella casella di testo.

Initium eius fugae factum ab Dumnorige atque eius equitibus

L'inizio di lui era stato fatto da Dumnorige e dai cavalieri di lui.

Remi, qui proximi Galliae ex Belgis sunt, ad eum legatos Iccium et Andecumborium primos civitatis
miserunt.

I Remi, che tra i Belgi sono i più vicini , gli inviarono come ambasciatori i capi della città Iccio ed Andecumborio


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nominativo, femminile, singolare Gallia

la Gallia

fuga

la fuga

genitivo, femminile, singolare Galliae

della Gallia

fugae

della fuga

dativo, femminile, singolare Galliae

alla Gallia

fugae

alla fuga

 

 

Manuale di latino

Domanda al professore

Prof. Pietro De Paolis

 

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