Lo Stato

L'assistente giudiziario

Il lavoro di assistente giudiziario comporta la conoscenza delle leggi dello Stato, cioè in generale il diritto pubblico, cioè quello che regola i rapporti tra stato e cittadino e il diritto amministrativo, cioè quello che regola i rapporti all'interno di una singola amministrazione statale. L'assistente giudiziario fa parte dell'amministrazione statale, per cui è sottoposto a tutte le norme che riguardano gli statali; nello stesso tempo l'assistente giudiziario è un cittadino; egli deve, quindi, conoscere i rapporti tra stato e cittadino, in quanto nel lavoro di ogni giorno è a contatto del cittadino.

In questo periodo vi è una certa confusione tra cancelliere e assistente giudiziario.

Per quanto riguarda la giustizia il personale è diviso in base al contratto nazionale:

CCNI 29 luglio 2010 - Contratto collettivo nazionale integrativo del personale non dirigenziale del Ministero della Giustizia

Esso prevede diverse amministrazioni; in particolare l'assistente giudiziario appartiene alla Amministrazione giudiziaria, cosa diversa da: Amministrazione penitenziaria, Amministrazione della Giustizia Minorile, Amministrazione degli Archivi Notarili

Il personale della Amministrazione giudiziaria è diviso in tre aree professionali, a cui corrispondono stipendi diversi:

area funzionale I ( I è un numero romano e si legge "uno" o "prima")

A questa area appartiene il profilo di ausiliario.

Ciascuna area è divisa in profili; il profilo è un termine tecnico in campo amministrativo, cioè rappresenta le mansioni e le funzioni di un impiegato statale; in quanto ogni impiegato deve compiere solo le funzioni e le mansioni previste dal profilo in cui è inquadrato; mansione vuol dire esecuzione di un ordine dato dal superiore gerarchico, cioè che si trova sopra il dipendente e non sotto il dipendente statale. Nell'area funzionale I vi è solo il profilo di ausiliario.

Area funzionale II (due o seconda)

Nella seconda area sono previsti nove profili professionali diversificati per specifiche professionali, fasce economiche di accesso e titoli di studio richiesti per l’accesso dall’esterno:

1 - Conducente di automezzi

2 - Operatore giudiziario,

3 - Assistente alla vigilanza dei locali e al servizio automezzi

4 - Assistente giudiziario

5- Cancelliere

6 - Contabile

7 - Assistente informatico

8 - Assistente linguistico

9 - Ufficiale Giudiziario.

 

Area funzionale III (tre o terza)

Nella terza area sono previsti nove profili professionali diversificati per specifiche professionali, fasce economiche di accesso e titoli di studio richiesti per l’accesso dall’esterno:

1 - Funzionario giudiziario

2 - Funzionario contabile

3 -  Funzionario informatico

4 - Funzionario linguistico

5 - Funzionario UNEP

6 - Funzionario statistico

7 - Funzionario dell’organizzazione

8 - Funzionario bibliotecario

9 - Direttore amministrativo.

Lo stipendio annuo lordo lo si può desumere da questa tabella del contratto nazionale riferita al 2009

Allegato I (DOG)

AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA Progressioni economiche - Anno 2009 Area

Unità

Onere unitario

Onere differenziale

Progressioni

Onere

Terza – Fascia 7

-

54.691,10

2.650,75

-

-

Terza – Fascia 6

-

52.040,35

2.757,68

267

736.300,56

Terza – Fascia 5

267

49.282,67

2.477,19

16

39.635,04

Terza – Fascia 4

16

46.805,48

4.449,49

1.828

8.133.667,72

Terza – Fascia 3

1.828

42.355,99

2.367,99

1.437

3.402.801,63

Terza – Fascia 2

1.437

39.988,00

1.132,67

7.316

8.286.613,72

Terza – Fascia 1

7.316

38.855,33

-

-

-

Seconda – Fascia 6

-

38.884,13

919,66

-

-

Seconda – Fascia 5

-

37.964,47

1.037,85

1.748

1.814.161,80

Seconda – Fascia 4

1.748

36.926,62

1.716,51

6.943

11.917.728,93

Seconda – Fascia 3

6.943

35.210,11

2.279,22

10.225

23.305.024,50

Seconda – Fascia 2

10.225

32.930,89

1.851,12

7.334

13.576.114,08

Seconda – Fascia 1

7.334

31.079,77

-

-

-

Prima – Fascia 3

-

31.500,94

939,77

150

140.965,50

Prima – Fascia 2

150

30.561,17

882,21

4.250

3.749.392,50

Prima – Fascia 1

4.250

29.678,96

-

-

-

TOTALE

41.514

-

-

41.514

75.102.405,98

Lo stipendio annuo iniziale per l'assistente giudiziario dovrebbe essere 32.930,89  euro lordi; circa 1.800 euro netti al mese, superiore di quello iniziale di un professore di scuola statale che è circa 1.300 netti al mese.

Detto questo, il concorso conviene per molte persone. Superare questo concorso non è semplice; ci sono diversi laureati che vi partecipano; le domande dei quiz sono molto difficili, anche per chi ha alle spalle anni di esperienza in campo giudiziario. Lo studio e la preparazione sono fondamentali per superare le prove previste. Le mansioni previste sono quelle del contratto nazionale:

ASSISTENTE GIUDIZIARIO

Confluisce nel profilo la figura professionale dell’Operatore Giudiziario, ex posizioni economiche B2 e B3.

SPECIFICHE PROFESSIONALI:

Conoscenze teoriche e pratiche di medio livello; discreta complessità dei processi e delle problematiche da gestire; capacità di coordinamento di unità operative interne con assunzione di responsabilità dei risultati; relazioni con capacità organizzative di media complessità.

CONTENUTI PROFESSIONALI:

Lavoratori che svolgono, sulla base di istruzioni, anche a mezzo dei necessari supporti informatici, attività di collaborazione in compiti di natura giudiziaria, contabile, tecnica o amministrativa attribuiti agli specifici profili previsti nella medesima area e attività preparatoria o di formazione degli atti attributi alla competenza delle professionalità superiori, curando l’aggiornamento e la conservazione corretta di atti e fascicoli. In relazione all’esperienza maturata in almeno un anno di servizio gli stessi possono essere adibiti anche all’assistenza al magistrato nell’attività istruttoria o nel dibattimento, con compiti di redazione e sottoscrizione dei relativi verbali. Accesso al profilo dall’esterno:

Alla fascia retributiva F2 della seconda area mediante pubblico concorso.

Requisiti per l'accesso dall’esterno:

Diploma di istruzione secondaria di secondo grado; conoscenza di una lingua straniera; conoscenza dell'uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche di office automation più diffuse.

 

Lo stato

In senso giuridico lo stato è una istituzione politica, cioè è stata fondata da uomini famosi da diversi millenni, cioè dai tempi degli antichi egiziani, antichi greci, antichi romani; gli uomini ricchi di allora hanno preso il potere e lo tramandano fino ai nostri giorni, con le continue modifiche politiche che ogni giorno avvengono. La forza politica è enorme, in quanto si basa su degli eserciti armati di tutto punto; un tempo erano le spade e le corazze; poi arrivarono i fucili ai tempi di Napoleone Bonaparte, poi i cannoni, poi gli aerei da combattimento, poi i missili e la bomba atomica. Oggi dettano legge come forza politica i satelliti armati che ruotano intorno alla terra, satelliti in mano agli stati uniti di America, di Russia, Cina, ed altre nazioni.

Lo stato italiano attuale nasce con la fine della seconda guerra mondiale, dalla quale l'Italia ne uscì perdente e dominata dagli eserciti americani, inglesi, polacchi. Questa occupazione del territorio italiano resta ancora ai nostri giorni, fino al prossimo conflitto mondiale. La occupazione di un territorio da parte delle potenze straniere, diede vita ad una nuova forma di stato; la monarchia venne abolita e si diede vita ad un ordinamento statale diverso, basato sulla Costituzione italiana.

La Costituzione dà vita ad un ordinamento giuridico dello stato; giuridico vuol dire che vi sono delle leggi; la legge fondamentale è appunto la Costituzione. Essa stabilisce che vi è un Presidente della Repubblica; ora è Sergio Mattarella. Quindi non vi è più un re, cioè una monarchia in cui il capo assoluto dello stato è il re, poi gli succede il figlio del re, e così via, dando vita ad una dinastia ereditaria. Il capo assoluto è il Presidente della Repubblica, eletto dal Parlamento in Camere riunite. Quindi, vi è un luogo, detto parlamento, costituito da Camera dei deputati e dal Senato della Repubblica. I Parlamentari eleggono il capo dello stato. Egli si trova al livello più alto del potere giuridico e politico.

Il capo dello stato nomina il governo, dando l'incarico ad un suo delegato detto capo del Governo, un tempo Matteo Renzi, seguito da Paolo Gentiloni, discendente da Vincenzo Gentiloni, altro politico italiano vissuto tra il 1865 e 1916. Il fatto che i politici appartengano alle stesse famiglie dimostra che il potere si tramanda da padre in figlio e non appartiene per niente al popolo, ma a delle dinastie che detengono il potere da millenni e non lo mollano mai. Il capo del governo si sceglie i Ministri, si reca dal Presidente della Repubblica, per ricevere il consenso; poi si reca in parlamento per ottenere la fiducia; cioè i parlamentari devono accettare il governo; se i parlamentari non sono d'accordo il governo cade, ed il presidente della Repubblica deve dare l'incarico ad un altro Capo del governo.

Questo meccanismo è stato creato dai popoli antichi e continua ancora oggi; cioè il meccanismo di avere un consenso dei ceti più ricchi e più forti di un territorio, nel nostro caso i parlamentari, che rappresentano appunto i poteri forti del nostro paese.

Al di sotto del parlamento esistono le Regioni, poi le provincie, poi i Comuni. Al di sotto di tutti vengono i cittadini, cioè il popolo che vive su un determinato territorio. Il popolo può eleggere alcuni cittadini come consiglieri nei comuni; un tempo poteva eleggere i consiglieri delle provincie, ora non più; il popolo può eleggere i consiglieri nelle regioni. Il popolo può eleggere i parlamentari del camera dei deputati e del senato.

La elezione in Italia non è perfetta, in quanto i candidati non sono tutti i cittadini, ma solo i cittadini indicati dai partiti politici. I partiti politici sono in mano ai poteri forti, quelli che hanno conquistato l'Italia nel secondo conflitto mondiale.

Riepilogando, per avere uno stato serve un territorio, serve un popolo che risiede sul quel territorio, serve un ordinamento politico, serve un ordinamento giuridico, cioè un insieme di leggi che regola i rapporti tra stato e cittadini, tra cittadini tra di loro, tra impiegati di una amministrazione dello stato.

Questo insieme di leggi deve comunque essere approvato dal parlamento e le leggi devono essere conformi alla Costituzione. Se una legge del parlamento non è conforme alla costituzione, essa viene sottoposta al giudizio della Corte costituzionale, che ha il potere di annullare una legge o alcuni articoli della legge.

 


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Prof. Pietro De Paolis

 

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