Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale

Disegno di legge

 

B I L A N C I O (5a)

MERCOLEDI' 25 SETTEMBRE 2002
175a Seduta (antimeridiana)

Presidenza del Presidente
AZZOLLINI



Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Maria Teresa Armosino.

La seduta inizia alle ore 9,10.

 

IN SEDE CONSULTIVA

(1306) Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale.
(Parere alla 7a Commissione sull'ulteriore emendamento 7.100. Seguito dell'esame e rinvio)

Si riprende l'esame sospeso nella seduta di ieri.

Il senatore MORANDO sottolinea che il parere sull'emendamento 7.100 ha una portata più generale, in quanto si ricollega direttamente ai profili metodologici connessi al decreto-legge cosiddetto "taglia spese", in discussione presso la Camera dei deputati. Rileva, infatti, che la trasformazione delle autorizzazioni di spesa in limiti massimi di stanziamento, prevista dal decreto-legge citato, comporta una modifica sostanziale dell'articolo 81 della Costituzione in quanto attribuisce, senza una esplicita modifica costituzionale, alla legge di bilancio, finora unanimemente riconosciuta come mera legge formale che riflette gli effetti della normativa vigente, il valore di legge sostanziale, limitando, in tal modo, l'efficacia delle leggi agli importi iscritti in bilancio. L'emendamento in esame rappresenta un caso emblematico rispetto a tale questione, in quanto riconosce il diritto soggettivo all'iscrizione ai corsi scolastici, prevedendo che la copertura, configurata come "tetto di spesa", possa in sostanza limitare la portata giuridica di tali diritti ad un importo predeterminato. Da un lato, dunque, il Parlamento riconosce un diritto soggettivo, assegnando al bilancio dello Stato i connessi oneri finanziari, mentre, al contempo, ne subordina l'efficacia stessa ad un limite di risorse allo scopo stanziato. Data l'attuale situazione della spesa pubblica, è evidente, sin da ora, che durante l'esercizio finanziario corrispondente a quello dell'entrata in vigore di tale diritto soggettivo, dovrà intervenire – secondo quanto previsto dal suddetto decreto-legge "taglia spese" – un decreto dirigenziale del Ragioniere Generale dello Stato che limiti l'esercizio del diritto stesso. Piuttosto che procedere nel senso di riconoscere, da un lato, un diritto soggettivo, limitandone la portata in relazione alle risorse corrispondentemente stanziate, ritiene metodologicamente preferibile o evitare di approvare leggi sprovviste della adeguata copertura finanziaria o subordinarne l'entrata in vigore al momento in cui si rendano disponibili le risorse necessarie.
L'oratore richiama, infine, i rappresentanti della maggioranza a svolgere una attenta riflessione sulle questioni generali testé sollevate, in quanto qualora una sentenza della Corte Costituzionale riconoscesse la legittimità delle posizioni giuridiche a carattere patrimoniale (diritti soggettivi) agli aventi diritto indipendentemente dagli importi iscritti in bilancio - come peraltro già avvenuto in passato - la spesa pubblica non sarebbe più controllabile.
In conclusione, l'emendamento in esame sembra confermare un processo di trasformazione dei contenuti della legge di bilancio su cui, a suo giudizio, il Parlamento dovrebbe essere chiamato a decidere.

Il presidente AZZOLLINI ritiene che le problematiche sollevate dal senatore Morando debbano essere prese in considerazione in occasione della preannunciata riunione dell'Ufficio di Presidenza, anche in quanto investono direttamente il ruolo istituzionale della Commissione rispetto all'attività del Governo in materia di bilancio. Per quanto concerne l'emendamento in questione, ritiene che sia costruito, alla luce del parere già reso sul testo del provvedimento, in modo tale da consentire al Ministro un margine di discrezionalità nel riconoscimento del diritto soggettivo ad una platea di soggetti che è in relazione alle risorse impiegate per la copertura finanziaria.
In considerazione dell'inizio dei lavori in Assemblea, propone, comunque, di rinviare il seguito dell'esame alla seduta pomeridiana.

Conviene la Commissione.

Il seguito dell'esame viene quindi rinviato.

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