Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale

Disegno di legge

 

ISTRUZIONE (7a)

LUNEDI' 29 LUGLIO 2002
113ª Seduta

Presidenza del Presidente
ASCIUTTI



Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Valentina Aprea.

La seduta inizia alle ore 21,35.

IN SEDE REFERENTE

(1251) CORTIANA ed altri. - Legge-quadro in materia di riordino dei cicli dell'istruzione
(1306) Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale

- e petizione n. 349 ad essi attinente
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)


Riprende l'esame congiunto, sospeso nella seduta del 26 luglio scorso, nel corso della quale – ricorda il presidente relatore ASCIUTTI – aveva avuto inizio l'illustrazione degli emendamenti all'articolo 3.

Sull'ordine dei lavori interviene la senatrice PAGANO la quale, riferendosi alla recente iniziativa del ministro Moratti che ha richiesto il parere del Consiglio nazionale della pubblica istruzione (CNPI) su un progetto nazionale di sperimentazione relativo sostanzialmente all'anticipo dell'età di ingresso alla scuola dell'infanzia e a quella elementare, giudica tale iniziativa del tutto ultronea e senz'altro inadatta a facilitare i lavori della Commissione, finora distesi benchè assai intensi ed approfonditi.
Al di là del merito della sperimentazione, che ricade interamente nella responsabilità del Governo, ella ritiene infatti offensivo per il Parlamento, e la Commissione in particolare, che nel richiedere il parere del CNPI il Ministro abbia affermato che la sperimentazione nasce da un ordine del giorno della Commissione stessa. Al riguardo, non solo sorge il sospetto che il Ministro, intenzionato a procedere nella sperimentazione, abbia voluto richiedere una copertura parlamentare per la sua iniziativa; ma soprattutto non può non ricordarsi che l'ordine del giorno in questione non ha affatto terminato il proprio iter in Commissione (che, comunque, sarebbe stato istruttorio rispetto all'esame in Assemblea), essendo stato solo presentato nella seduta del 25 luglio e indi rinviato ad una fase successiva di discussione. Si tratta pertanto di una profonda lesione dei diritti del Parlamento, tanto più che ne consegue una riapertura dei termini per le iscrizioni alla scuola dell'infanzia ed elementare, benchè sul punto si registrino opinioni discordi nella stessa maggioranza.
Nel ricordare inoltre che il progetto nazionale di sperimentazione pare disattendere totalmente la richiesta del 92 per cento delle scuole dell'infanzia, di rispetto degli "Orientamenti 91", nonché i dodici anni di discussione successivi alla riforma della scuola elementare del 1990, ribadisce infine la più vivace opposizione all'iniziativa del Ministro e chiede una sospensione dei lavori della Commissione – del resto coerente con il rinvio a settembre, disposto dalla Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari, del dibattito in Assemblea sulla riforma - in attesa che il ministro Moratti riferisca al Parlamento. Coglie peraltro l'occasione per esprimere sincera stima nei confronti del presidente relatore Asciutti, che ha finora garantito un andamento estremamente equilibrato dei lavori, a tutela sia della maggioranza che dell'opposizione.

Il senatore VALDITARA osserva che l'ordine del giorno in questione è assolutamente irrilevante, posto che l'articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica n. 275 del 1999 attribuisce addirittura in via esclusiva al Ministro il potere di disporre sperimentazioni riguardanti gli ordinamenti degli studi, nonché la loro articolazione e durata. Nel caso specifico, la sperimentazione è stata poi richiesta da regioni ed enti locali, come prevede lo stesso articolo 11 sia pure non in modo tassativo. Il Ministro si è pertanto mosso in assoluta coerenza con l'ordinamento vigente, mentre lo stato dell'iter dell'ordine del giorno rappresenta un falso problema, non incidendo affatto sulle competenze del Parlamento. Ciò, tanto più che esso si concluderà non prima di settembre, quando il Ministro avrà già avviato le sperimentazioni. Appare pertanto del tutto inutile dedicare ulteriore tempo alla discussione in oggetto, cui appare decisamente preferibile un serio confronto sui problemi ancora aperti. Né va dimenticato che l'opposizione ha fortemente ostacolato i lavori della Commissione, con un atteggiamento che non esita a definire ostruzionistico.

La senatrice PAGANO interrompe ripetutamente l'intervento del senatore Valditara.

Il presidente relatore ASCIUTTI interrompe la seduta.

La seduta, sospesa alle ore 21,50, è ripresa alle ore 22,05.

Il senatore VALDITARA, concludendo il proprio intervento, conviene che il riferimento all'ordine del giorno potesse essere omesso nelle premesse della convocazione del CNPI. Trattandosi comunque a suo giudizio di atto sostanzialmente inutile, rinnova l'invito a non perdere ulteriore tempo e a procedere al contrario nei lavori sul merito del provvedimento, come programmato.

Il senatore CORTIANA prende atto che a giudizio della stessa maggioranza il riferimento all'ordine del giorno potesse essere omesso dalla convocazione del CNPI. Resta tuttavia il fatto che non solo non è stato omesso, ma esso rappresenta anzi uno dei punti di forza del progetto di sperimentazione. Si procede così all'attuazione surrettizia di una riforma ancora in itinere, oltretutto in un quadro progettuale non delineato né quanto ai tempi né quanto alla natura della relativa valutazione. Egli ricorda poi che lo stesso presidente relatore Asciutti, in sede di replica agli intervenuti nella discussione generale, si era espresso in modo critico sull'anticipo dell'età di ingresso alle scuole dell'infanzia ed elementare, anche nel contesto europeo.
Onde ristabilire correttezza di rapporti fra Governo e Parlamento, chiede pertanto sia al sottosegretario Valentina Aprea che al presidente relatore Asciutti se, mentre la Commissione era impegnata a dibattere gli emendamenti su questo specifico punto, essi erano a conoscenza del progetto nazionale di sperimentazione e che questo si faceva scudo di un atto di indirizzo parlamentare non ancora formalizzato.
Si associa infine alla richiesta della senatrice Pagano di un intervento chiarificatore del ministro Moratti, pregiudiziale alla ripresa dei lavori di merito, e sollecita nel contempo un'iniziativa del presidente relatore Asciutti presso la Presidenza del Senato a tutela della dignità del Parlamento.

La senatrice SOLIANI ritiene che l'iniziativa del ministro Moratti abbia introdotto un elemento di disordine sostanziale nei lavori parlamentari, altrimenti assai ordinati. La Commissione era infatti impegnata, in tempi e modi peraltro straordinari rispetto al consueto, per rispettare scadenze che avrebbero consentito un ordinato svolgersi dei lavori. La scelta del Ministro, peraltro mai presente alle sedute della Commissione, ha invece inciso pesantemente rendendo scoperto il tentativo di usare il Parlamento a copertura di una sua decisione, assunta in modo del tutto autonomo.
Il richiamo all'ordine del giorno, se è dunque del tutto irrilevante nella sostanza in quanto nell'alveo dell'articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica n. 275, non lo è affatto nel rapporto tra Governo e Parlamento in quanto anticipa i contenuti di una legge in itinere e configura pertanto un gesto del tutto antiparlamentare, tanto più grave in quanto gratuito.
Si associa quindi a sua volta alla richiesta della presenza del Ministro in Parlamento e chiede nel contempo chiarimenti in ordine alle commissioni che starebbero elaborando i nuovi curricoli. Si interroga altresì se il presidente relatore Asciutti voglia continuare a farsi interprete della dignità del Parlamento, come finora ha fatto egregiamente, trasmettendo alla Presidenza del Senato la richiesta della Commissione in ordine alla presenza del ministro Moratti.

Il senatore FAVARO invita a distinguere fra questioni di legittimità e questioni di metodo.
Sul piano della legittimità, ritiene che il progetto nazionale di sperimentazione avanzato dal Ministro non presenti anomalie, tanto più che va nel senso di un disegno di legge che lo stesso Governo ha sottoposto all'esame delle Camere. Già il dibattito aveva del resto evidenziato l'esigenza di una sperimentazione dei punti più critici, fra cui senz'altro rientra l'anticipo dell'età scolare. Né va dimenticato quanta difficoltà incontrano le famiglie, sia in termini di disponibilità di posti che in termini economici, nell'usufruire dei servizi comunali.
Quanto al metodo, conviene invece che dovesse essere evitato il riferimento all'ordine del giorno nella convocazione del CNPI. Sul punto, ritiene che anche la maggioranza abbia diritto ad una spiegazione sul comportamento del Ministro, che peraltro egli è portato ad addebitare ad ingenuità più che a malizia. Concorda pertanto con l'esigenza di un chiarimento, per poi continuare nell'esame dell'articolato.

Il senatore BRIGNONE osserva che le sperimentazioni hanno sempre precorso le riforme e richiama al riguardo l'esperienza delle "maxi sperimentazioni" della scuola secondaria superiore, che si cercò di governare con i progetti assistiti affinché offrissero indicazioni spendibili nella riforma. Ritiene peraltro che il dibattito in corso sia inficiato dalla difficoltà di fondo di armonizzare la devoluzione in campo scolastico con la riforma della scuola, da cui deriva una difficoltà di definizione dei ruoli.
Pur convenendo quindi che il riferimento all'ordine del giorno nella convocazione del CNPI è ingiustificato, invita a ridimensionare i termini della vicenda atteso che la sua presentazione in Commissione risulta comunque agli atti. La fiera opposizione della minoranza deriva invece dalla scarsa abitudine a considerare le regioni quali promotrici di innovazioni.
Invita conseguentemente la Commissione a dare dimostrazione di responsabilità e, chiarito l'atteggiamento del Ministro, a riprendere i propri lavori con l'attenzione di cui ha dato finora prova.

Il presidente relatore ASCIUTTI, chiarendo che stante l'importanza della questione, ai sensi dell'articolo 92, comma 2, del Regolamento intende dare la parola ad un rappresentante del Gruppo, oltre al proponente, sulla richiesta della senatrice Pagano di differire la ripresa dei lavori ad un intervento del ministro Moratti, concede la parola alla senatrice ACCIARINI la quale esprime sconcerto per la scelta del Ministro di fornire al CNPI, fra gli elementi di valutazione ai fini dell'espressione del proprio parere, il riferimento ad un ordine del giorno che in nessun modo può essere considerato della Commissione. Sollecita pertanto il presidente relatore Asciutti a rendere edotto il CNPI dell'errore commesso nella convocazione, non avendo la Commissione affatto concluso l'iter dell'ordine del giorno.
Quanto al merito del progetto nazionale, ella conviene che l'articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica n. 275 attribuisca ampi margini di autonomia al Ministro, ma pur sempre nell'ambito di un'idea progettuale. In questo caso si tratta invece, a fine luglio, di riaprire le iscrizioni per il prossimo anno scolastico, certamente senza il conforto di una decisione assunta dal collegio dei docenti o dal consiglio di istituto. Ciò è prova, a suo giudizio, di una sconcertante improvvisazione, che finirà per ricadere sulla responsabilità della dirigenza scolastica.
Aderisce infine alla richiesta della presenza del ministro Moratti, finora intervenuto in Commissione in casi rarissimi. Ricorda peraltro che lo stesso presidente relatore Asciutti, nella sua replica al termine della discussione generale, aveva invitato a tenere conto, con riferimento all'anticipo dell'età scolare, di un orientamento non solo maggioritario in Commissione ma anche dominante nelle opinioni espresse dalle associazioni di settore audite nel corso delle numerosissime audizioni svolte in sede di Ufficio di Presidenza. Nega infine che l'opposizione abbia assunto un atteggiamento ostruzionistico nei confronti della riforma, ma solo di attenta e puntigliosa discussione, dovuta allo spessore della posta in gioco.

Il senatore BETTA esprime forte imbarazzo istituzionale nei confronti dell'iniziativa del ministro Moratti ed auspica un'azione della Presidenza per chiarirne i termini. Ciò, non solo a tutela della minoranza ma anche della maggioranza, al fine di ristabilire i reciproci ruoli istituzionali.

Il senatore SUDANO, in considerazione del rinvio a settembre della discussione in Aula sulla riforma scolastica, disposta poco fa dalla Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari, invita il presidente relatore Asciutti a ricercare la giusta misura per sanare la difficoltà in atto attraverso la presenza del Ministro in Parlamento, prima o dopo la pausa estiva. Indi, sarà possibile riprendere i lavori della Commissione senza esasperazioni che rischiano di logorare i rapporti reciproci.

A giudizio del sottosegretario Valentina APREA, il comportamento del Governo ha dimostrato un eccesso di rispetto nei confronti del Parlamento, anziché una carenza. Il Governo, nella sua persona di Sottosegretario munito di piena delega alla riforma scolastica, è infatti sempre stato presente ai lavori della Commissione. Quando peraltro il Ministro, nella piena autonomia che le compete, ha deciso di imboccare la via della sperimentazione, del resto invocata anche dagli emendamenti di iniziativa parlamentare accolti in sede di articolo 2, ha ritenuto di chiedere alla maggioranza di portare a conoscenza del Senato questo suo intendimento attraverso l'ordine del giorno in questione, andando così ben oltre l'autonomo potere conferitole dall'articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica n. 275.
Quanto al richiamo operato dalla convocazione del CNPI all'ordine del giorno stesso, assicura che si farà ella stessa interprete delle precisazioni emerse, onde ristabilire, ove ve ne fosse bisogno, piena chiarezza.
Nel merito della sperimentazione, chiarisce poi che essa si pone l'obiettivo di corrispondere ai dubbi emersi nel dibattito sull'anticipo dell'età scolare, verificandone le ricadute, gli elementi di criticità, i costi. Né va dimenticato che già attualmente molte direzioni regionali autorizzano la presenza dei bambini sotto i sei anni in prima elementare in qualità di uditori.
Risponde quindi al senatore Cortiana di essere stata a conoscenza della convocazione del CNPI sul progetto di sperimentazione, avendo partecipato ad una riunione in cui il Ministro ha assunto tale decisione. Rinnova comunque la propria piena disponibilità ad offrire al Consiglio tutti i chiarimenti del caso.
Osserva infine che le sperimentazioni sono pienamente coperte dal punto di vista finanziario, prevedendo la riforma stanziamenti a partire dall'anno scolastico 2002-2003.

In una breve interruzione il senatore D'ANDREA invoca il rispetto delle norme di contabilità generale dello Stato, che impediscono di utilizzare fondi accantonati per la copertura di disegni di legge in corso per iniziative conseguenti ad una normativa già vigente.

Il presidente relatore ASCIUTTI ritiene che il Sottosegretario intendesse dire che i fondi sono disponibili nei capitoli di bilancio relativi alle sperimentazioni.

Il sottosegretario Valentina APREA conferma che gli stanziamenti per le sperimentazioni sono disponibili. Ritiene comunque che il ministro Moratti non mancherà di venire in Parlamento per offrire quei chiarimenti che la impegnano personalmente. Conclude ricordando che la sperimentazione proposta si prefigge lo scopo di acquisire elementi utili, che il Governo comunicherà tempestivamente al Parlamento, ai fini della elaborazione dei decreti legislativi di riforma.

Il presidente relatore ASCIUTTI, nell'informare di aver già messo la Presidenza del Senato a conoscenza dell'andamento del dibattito, rinnova la sua piena lealtà alle istituzioni democratiche, cui lo stesso Governo deve la massima attenzione come del resto sottolineato in più occasioni dal Presidente del Consiglio Berlusconi.
Quanto al richiamo all'ordine del giorno nelle premesse della convocazione del CNPI, ritiene che la formulazione sia oggettivamente errata, facendo riferimento ad un ordine del giorno della Commissione che invece non è stato né votato dalla stessa né tanto meno presentato da tutti i Gruppi in essa rappresentati.
Senza entrare nel merito del progetto di sperimentazione che si intende avviare, informa poi di non esserne stato a conoscenza prima di oggi, né come Presidente della Commissione né come senatore di maggioranza e del resto legittimamente, in quanto attività di stretta pertinenza del Governo.
Ritiene comunque indispensabile la presenza del Ministro in Parlamento per recuperare un rapporto di reciproco rispetto tra maggioranza e opposizione che, solo, può garantire un'attività parlamentare intensa, a volte tesa, ma comunque proficua. Assicura pertanto che si farà carico di sollecitare la presenza del ministro Moratti, non solo per il rispetto dovuto nei confronti delle istituzioni parlamentari ma anche affinché fornisca al Parlamento una indicazione chiara sul percorso che intende seguire. Pur difendendo infatti nel merito la riforma, in quanto esponente di maggioranza, egli ritiene che la Presidenza debba garantire allo stesso modo maggioranza ed opposizione ed il corretto svolgimento dei reciproci ruoli.
Stante l'imminenza dei lavori del CNPI, invita poi il sottosegretario Valentina Aprea a fornire al Consiglio tutti i chiarimenti necessari.
Si impegna altresì a ricercare, d'intesa con la Presidenza del Senato, una valida soluzione alle tematiche esposte, anche ai fini della futura organizzazione dei lavori della Commissione.
Invita infine i presentatori degli emendamenti all'articolo 3 (pubblicati in allegato al resoconto della seduta di giovedì 25 luglio scorso) non ancora illustrati a procedere nell'illustrazione.

Il senatore CORTIANA illustra i suoi emendamenti. Coglie altresì l'occasione per rimarcare la correttezza del presidente relatore Asciutti, all'oscuro della elaborazione del progetto nazionale di sperimentazione. Vorrebbe poter dire altrettanto del sottosegretario Valentina Aprea, che si augura sia stata a conoscenza solo della convocazione del CNPI ma non del fatto che la convocazione stessa millantasse in premessa un ordine del giorno della Commissione.

Il senatore BRIGNONE illustra quindi l'emendamento 3.24, teso a precisare che l'esame di Stato conclusivo dei cicli di istruzione è volto a valutare le competenze acquisite dagli allievi non solo nel corso ma anche al termine del ciclo. Illustra altresì il 3.15, che introduce il tema essenziale dell'armonizzazione della qualità del sistema di istruzione e formazione. Ciò, anche nell'ipotesi in cui scompaia in futuro il valore legale del titolo di studio.

La senatrice BIANCONI dà per illustrato l'emendamento 3.18.

Il senatore FAVARO illustra l'emendamento 3.17, che tiene conto delle specificità dei due canali formativi e del ruolo delle regioni nella formazione professionale.

Il presidente relatore ASCIUTTI illustra l'emendamento 3.11, volto ad ovviare le difficoltà talvolta conseguenti, ai fini della valutazione, alla breve permanenza degli insegnanti nella medesima sede. Conclusa l'illustrazione degli emendamenti, egli esprime quindi su di essi il proprio parere, che è contrario sul 3.1 (identico al 3.2, 3.3 e 3.500), 3.4, 3.7 (identico al 3.8), 3.9, 3.12 (identico al 3.13), 3.14, 3.19 (identico al 3.20), 3.21 (identico al 3.22) e 3.25. E' invece favorevole sul 3.6, 3.10, 3.15, 3.16, 3.23 e 3.24. Invita indi il presentatore a trasformare in ordine del giorno il 3.17 e la presentatrice a ritirare il 3.18. Dichiara infine inammissibile il 3.5, raccomandando invece l'approvazione del proprio emendamento 3.11.

Il sottosegretario Valentina APREA esprime parere conforme a quello del Presidente relatore, manifestando nel contempo avviso favorevole sul 3.11.

Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 23,25.