Un ambiente che conosci
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un porto |
Questa pagina contiene le descrizioni di un ambiente fatte da altri bambini della tua età.
Aprile 2015
Un giorno io e la mia famiglia
siamo andati alla mostra di Miro, un pittore conosciuto, morto ormai da molti
anni. Quel posto era magnifico, ritratti di ogni tipo, ma l'unico che mi fece
restare a bocca aperta fu un ritratto di un ambiente che mi era conosciuto, era
una foresta con alberi, alcuni spogli e altri pieni zeppi di foglie; vi era una
casa con un tetto verde e le mura gialle e in una finestra sorgeva un piccolo
mobile aperto e mi chiesi cosa ci fosse dentro, forse dell'oro, forse sto
andando un po' troppo nell'immaginazione; poi sorgeva un piccolo fiume inquinato
forse dall'industria lì vicino. Quel giorno non lo dimenticherò mai!
12 aprile 2009
Mi sono seduta e di fronte a me
c'erano alberi con fiori bianchi che erano come ricoperti di neve, e alberi di
pesco rosa sbocciati tutti insieme come per magia. Sembravano pronti per andare
ad una festa e facevano a gara per il vestito più bello. Mi sono guardata
intorno ed ero circondata da fiori rosa, gialli, bianchi, lilla e la dolce
brezza che soffiava li faceva dondolare. Alla mia destra le api ronzavano
attorno alle corolle dei fiori per poterne succhiare il nettare, e più in là
un ragno era affaccendato a tessere la sua tela. Alla mia sinistra farfalle di
tanti colori danzavano nell'aria come ballerine, mentre una lucertola sdraiata a
pancia in su, si lasciava riscaldare dai raggi del sole. Alle mie spalle sentivo
le grida felici dei bambini che giocavano, voltandomi sono corsa verso di loro e
mi sono seduta sull'altalena, lasciandomi dondolare lentamente. La grande
distesa verde che vedevo davanti a me era un trionfo di colori, sembrava la tela
dipinta da un pittore.
12 novembre 2008
Io in estate sono andata a Porto Cesareo dove vado ogni estate. Là ho trascorso dei momenti veramente belli alla casa di mare. Da quelle parti un giorno, andando per le spiagge, ho incontrato la mia amica Roberta con cui abbiamo giocato spesso. Roberta è riservata e timida ma è molto brava nel fare "scherzetti". La sera andavamo a un luna park dove c'era l'autoscontro, la panoramica e tanto altro. Alla fine ci mangiavamo delle
crepes buonissime. Quest' estate mi sono divertita veramente molto.
14 settembre 2008
Una domenica di agosto, io e la mia famiglia siamo andati in un agriturismo in montagna, nella provincia di Salerno, dove ero già in vacanza. Il luogo era incantevole, immerso nel verde, si sentiva il dolce fruscio del vento e lo scroscio delle cascate in lontananza. Mi sono spinta fin sopra il nascere della cascata; mentre salivo, il rumore dell'acqua, che si infrangeva sulle pareti rocciose della montagna, mi stordiva quasi a trasportarmi lontano con la mente. Lo spettacolo, che vedevo da lassù, era così bello che nemmeno tutte le foto che gli ho fatto gliene rendono merito. Il cinguettio degli uccellini, il fruscio del vento tra i rami e le foglie degli alberi, il suono delle acque della cascata, tutti quei rumori della natura sembravano una musica studiata.
Dopo mi sono recata al casolare
dell'agriturismo dove abbiamo mangiato. Oggetti di anni fà ricoprivano le
mensole di tutto il locale, vi erano cose che avevo visto da piccola a casa di
mia nonna, e, forse, anche più vecchie. Ogni oggetto era una lezione di storia
e di vita, era tutto così affascinante che mi sentivo in un mondo diverso dal
nostro, mi sembrava di vivere scene di un film di altri tempi, e la cosa non mi
dispiaceva affatto. Il mangiare era genuino e soprattutto fatto a mano dalla
signora che gestiva il posto, era una simpatica persona, molto gentile e
cordiale e quando siamo andati via ci ha salutati con affetto, come se fossimo
stati suoi parenti. Ho trascorso una giornata piacevole anche senza il mio Nintendo
DS!
4 ottobre 2007
Questa estate sono stata in
Tunisia, ho visitato la vecchia Cartagine. La Tunisia è un paese pieno di
colori; infatti con il mio papà le abbiamo dato il nome di: "la città dei
colori". In giro per le strade c'era la gente che vendeva di tutto dagli
oggetti più piccoli a quelli più grandi; e poi i taxi erano tutti di colore
giallo. Dalla vecchia Cartagine si poteva osservare il mare calmo e di un
azzurro cristallino, le spiagge grandi e sabbiose; lo sguardo, poi, si estendeva
fino alla città che si intravedeva da lontano con dei palazzi grandi e colorati
di azzurro.
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ottobre 2007
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