Vado spesso in macchina insieme con miei genitori nei giorni di vacanza. Questa estate ha fatto molto caldo; mia madre non riusciva a stare chiusa in casa e voleva uscire a tutti i costi; mio padre aveva ottenuto quasi un mese di ferie estive e ci potevamo permettere di lasciare la nostra casa in città e metterci in viaggio, con la nostra auto. Io abito a Foggia, una città molto calda ed afosa di estate; ma un desiderio di passare alcuni giorni sul promontorio del Gargano l'ho sempre avuto. Una mattina presto ci siamo messi tutti in macchina, portando il minimo necessario per un lungo viaggio, con l'idea di fermaci in un albergo o un ristorante, non appena avessimo avuto la necessità di un momento di riposo. Uscendo da Foggia, prendemmo la Via detta Via Manfredonia, poi la strada provinciale 26. Ad un tratto un segnale stradale con la scritta in stampatello maiuscolo BORGO CELANO ci rincuorò; un grosso monte si vedeva in alto sulla destra; grosso ed alto: il Monte Celano. Monte Celano è alto 871 metri sul livello del mare, non vedevo l'ora di salire a piedi fin lì sopra. Imboccammo la strada per San Marco in Lamis; poi svoltammo sulla destra seguendo le indicazioni di: Santuario di San Matteo. Parcheggiammo la nostra auto sul grande piazzale, di fronte al Santuario; e iniziammo la nostra escursione a piedi sul Monte Celano. Ci ristorammo velocemente al Ristorante Edera, mangiando una pizza alla margherita e bevendo delle bibite fresche. Ritornammo a piedi sul sentiero appena percorso; risalimmo il bosco piano piano; con l'idea di arrivare in cima al Monte Celano. Oh che fatica arrivare sulla vetta del Monte Celano; troppo alto, ma alla fine ce la facemmo; le nuvole stavano al di sotto di noi; una distesa di nuvole bianche, come quelle che si attraversano quando si vola in aereo; ci sembrava di volare; un forte vento ci veniva sopra; il sole stava sopra di noi; all'orizzonte si vedeva il paese di San Marco in Lamis e il Santuario di San Matteo, ricoperti da nuvole bianche, ma abbastanza spesse da sembrare nere da sotto ma bianche da sopra il Monte Celano, dove stavamo noi.

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novembre 2019

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