Progresso scientifico e tecnico

       data di oggi:
Classe 5a della scuola superiore

 

 

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25 settembre 2016

Il progresso scientifico e tecnico ha visto nella storia un notevole sviluppo, a partire dall'invenzione della ruota nei secoli antichi. Presso gli antichi Greci e l'antico popolo Romano i tecnici erano molto valorizzati; essi, infatti, dominavano la scena politica e diventano capi di Stato e di governo.

Ricordiamo nel 300 avanti Cristo Alessandro Magno; egli studiò per tre anni, con il suo maestro Aristotele, oltre che la lingua greca anche la matematica, la botanica, la zoologia, l'astronomia, la medicina, l'arte della guerra presso Lisimaco e Leonida. L'uso di una lunga lancia in bronzo, rivestita di legno, detta sarissa, dimostra come la tecnica della fusione dei metalli e della unione a materiali più leggeri come il legno era conosciuta ed usata da Alessandro, per conquistare una buona parte dell'Asia minore e del Nord Africa.

Nel 100 avanti  Cristo a Roma Giulio Cesare vinceva le sue guerre grazie all'uso della tecnologia e sviluppava le città e le strade dell'impero romano con costruzioni e materiali innovativi per quei tempi. Il degrado della nostra nazione inizia nel 300 dopo Cristo, quando con Costantino l'impero viene permeato dalla religione cristiana. Purtroppo questa religione si fossilizza sui testi antichi, rileggendoli quotidianamente in cerca dello sviluppo dei popoli. Impresa vana ed ossessiva, in quanto lo sviluppo si ottiene leggendo e scrivendo libri nuovi, anche in contraddizione con le scritture degli antichi. L'esempio classico è quello di molte città antiche italiane, costruite dai nostri padri in cima alle montagne, in quanto erano più facilmente difendibili. Oggi, con gli aerei e i missili che piovono dall'altro, costruire e ricostruire come si fa con città terremotate, in cima alle montagne manifesta la pochezza dei politici nostrani, che si ispirano ancora alle letture antiche del cristianesimo.

Per due interi secoli il cristianesimo ha osteggiato ed osteggia lo sviluppo tecnico, scientifico, edilizio e dei trasporti. Non vi è solo l'esempio di Galileo Galilei nel 1500 condannato agli arresti domiciliari e costretto a rinnegare le sue scoperte in campo fisico, astrofisico ed ottico. Anche Leonardo da Vinci nel 1500 dovette emigrare in Francia. Anche Guglielmo Marconi nel 1900 dovette emigrare in Inghilterra per poter realizzare gli impianti di trasmissione e ricezione delle onde radio.

Assistiamo inermi di fronte al fatto che, mentre gli altri paesi europei, dove i cattolici sono in minoranza, privilegiano lo sviluppo tecnico, scientifico e sociale, in Italia i poteri forti privilegiano lo status quo, cioè l'immobilismo e la conservazione dei ruderi dei monumenti antichi, proprio perché essi stessi non hanno le capacità intellettuali di creare nuovi monumenti e nuove tecnologie. In Italia ogni innovazione nel campo medico, nel campo tecnico, nel campo commerciale, nel campo agricolo, nel campo chimico viene subito osteggiata dai poteri forti, che hanno para di perdere i loro privilegi secolari, a danno della intera nazione.

I poteri forti sono le banche, il clero, i giornali, le televisioni. Da circa venti anni è arrivata in Italia la rete di Internet. Anche essa è stata osteggiata dai poteri forti nella sua nascita, mettendo tasse aggiuntive per avesse osato collegarsi ad internet. Ancora oggi la rete di internet risulta molto costosa e viene osteggiata con tasse e balzelli nostrani, lasciando ampio spazio a Google, Amazon e Apple, cioè le multinazionali estere, a cui si concedono enormi privilegi fiscali, costringendo le ditte nostrane a chiudere i battenti e i nostri giovani ad emigrare all'estero.



 

Progresso scientifico e tecnico

2019

   

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