Scuola e mondo del lavoro
La riforma della Scuola voluta dal Ministro Letizia Moratti, e fortemente sostenuta dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha come uno dei suoi validi punti di forza una fattiva forma di collaborazione tra le scuole
italiane da una parte e le imprese e il mondo del lavoro dall'altra. Per troppi anni, circa 40,
dal 1962 al 2001, la
scuola italiana, gestita da persone idealistiche, ha perso il contatto con la
realtà ed ha seguito le chimere dei peggiori filosofi dell'ottocento.Ora, una considerevole parte dei giovani e promettenti professori italiani,
conscia degli errori commessi, si apre, e continua ad aprire le porte di tutte
le scuole d'Italia, ai veri lavoratori che sono la base di ogni vivere civile,
e cioè gli imprenditori italiani, gli operai e gli impiegati.
Il grande progresso della riforma della scuola italiana dà il suo valido contributo per lo sviluppo della nostra società italiana.
La unione delle forze, che vede da un lato i nostri comuni professori e dall'altro i nostri genitori che lavorano nelle fabbriche e nelle imprese, sta producendo un servizio scolastico avente come caratteristica un alto livello di istruzione e di formazione.
In tal modo, i nostri alunni escono dalla scuola più preparati e più disposti a lavorare.
I nostri figli,inoltre, acquistano un elevato livello culturale e le industrie della nostra Italia sono in grado di affrontare la concorrenza dei paese stranieri.
E' vista, quindi, da tutti di buon grado la instaurazione di una fattiva
collaborazione tra i professori e i bidelli della scuola, da una parte, e gli operai e gli
impiegati che lavorano nelle nostre città, nelle nostre fabbriche, nelle
nostre imprese agricole, dall'altra.
Il Ministero della Pubblica Istruzione, Letizia Moratti, ha sempre promosso, e
intende
continuare a
promuovere, le scuole professionali di Stato, dove studiano i migliori alunni
del nostro paese, in modo che tutti gli alunni abbiano una preparazione
tecnica ed una conoscenza delle apparecchiature, che li renda in grado di
svolgere correttamente il loro lavoro di tecnici del futuro.
Anche le nostre industrie italiane e quelle straniere, che hanno le filiali in Italia, stanno dando un valido contribuito per preparare adeguatamente i nostri figli.
Segnaliamo in particolare la iniziativa presa il 22 giugno 2002, dalla
RENAULT Italia S.p.A., con il chiaro scopo di fornire i propri docenti alle scuole professionali di Stato e le proprie attrezzature e conoscenze tecnologiche in modo che gli alunni delle scuole abbiano una preparazione tecnica che li renda preparati al lavoro, nelle concessionarie della nota casa automobilistica francese.La Casa automobilistica PEUGEOT AUTOMOBILI ITALIA S.p.A. in data 26 novembre 2002 ha firmato un Protocollo di Intesa per migliorare le competenze tecnologiche ed operative degli insegnanti e degli allievi degli Istituti Professionali e Tecnici.
La ditta Bticino,
in data 23 settembre 2004, ha siglato l'accordo M.I.U.R -
BTICINO per il miglioramento delle competenze e conoscenze
tecnico-professionali di docenti e studenti
Ma un pò tutte le imprese in Italia si stanno
muovendo in questa direzione.
Invitiamo da queste pagine le imprese, che hanno interesse, a mandarci le loro proposte di collaborazione attuate con la Scuola Statale.
Prof. Pietro De Paolis
2004