a cura del prof. Pietro De Paolis
Prima declinazione - singolare e plurale
Sino ad ora abbiamo visto i vari casi, cioè i vari modi di declinare i nomi in base alla desinenza, cioè in base all'ultima parte del nome. I casi in latino sono sei e cioè:
Caso | Singolare | Uso |
nominativo | ros-a | soggetto |
genitivo | ros-ae | nel complemento di specificazione |
dativo | ros-ae | nel complemento di termine |
accusativo | ros-am | complemento oggetto |
vocativo | ros-a | nelle esclamazioni |
ablativo | ros-a | nel complementi di mezzo, modo, moto, ecc. esclusi i complementi precedenti, cioè escluso il complemento oggetto, quello di specificazione, quello di termine |
Per riconoscere i casi di un nome, il genere di un nome e il numero consideriamo la desinenza. La desinenza "a" indica o un nominativo singolare o un vocativo singolare o un ablativo singolare della prima declinazione; alla prima declinazione appartengono i nomi che hanno la desinenza in "a".
Esempio
Roma = Rom-a
indica un nome proprio in quanto ha la lettera maiuscola iniziale; un nome della prima declinazione in quanto la desinenza è "a"; un nome o maschile o femminile; ma essendo un nome di una città di solito è femminile; è un nome singolare. Resta il problema del caso, in quanto può essere o nominativo o vocativo o ablativo.
Per essere sicuri del caso occorre guardare l'intero periodo oppure la preposizione.
Esempi
in Roma traduzione: in Roma
ab Roma da Roma
a Roma da Roma
ex Roma da Roma
poichè le preposizioni "a", "ab", "in", "ex" si uniscono solo ad un nome in ablativo, cioè reggono solo un caso ablativo, concludiamo che Roma è ablativo. Notiamo che la preposizione "a" latina non indica un complemento di termine ma un complemento di origine o di agente; per cui si traduce "da" e non "a".
Esempio
Roma a Romulo condita est.
Roma fu costruita da Romolo.
In questo esempio Roma è il soggetto del periodo, quindi è nominativo singolare.
Esempio
O pulcra Roma!
Oh Roma mia bella!
Essendo una esclamazione o invocazione, visto che vi è il punto esclamativo, si tratta del caso vocativo.
Per l'accusativo non vi sono problemi; se il nome termina in "am" si tratta di un accusativo.
Esempi
Galliam, Romam, Rosam, aquam, fugam
sono tutti accusativi singolari.
Resta una indeterminazione per il genitivo e il dativo singolare che hanno entrambi la desinenza in -ae.
Esempio
Romae moenia Romulus aedificavit.
Romolo costruì le mura di Roma.
In questo esempio Rom-ae è un genitivo; il genitivo indica un complemento di specificazione e si mette di solito prima del nome a cui si riferisce; i romani antichi dicevano, per indicare le mura: Romae moenia e non moenia Romae.
Esempio
Calpurniae aquam Caesar dedit.
Cesare diede dell'acqua a Calpurnia.
Calpurnia era la moglie di Giulio Cesare; dal periodo si deduce che Calpurni-ae non può essere genitivo ma è dativo.
Prima declinazione: plurale
Sino ad ora abbiamo visto solo nomi al singolare; vediamo ora il plurale dei nomi, cioè quando indichiamo una maggiore quantità del singolo oggetto; anche al plurale vi sono i sei casi e cioè:
Caso | Plurale | Uso |
nominativo | ros-ae | soggetto |
genitivo | ros-arum | nel complemento di specificazione |
dativo | ros-is | nel complemento di termine |
accusativo | ros-as | complemento oggetto |
vocativo | ros-ae | nelle esclamazioni |
ablativo | ros-is | nel complementi di mezzo, modo, moto, ecc. esclusi i complementi precedenti, cioè escluso il complemento oggetto, quello di specificazione, quello di termine |
Per riconoscere il plurale consideriamo la desinenza. La desinenza "ae" indica o un nominativo plurale o un vocativo plurale.
Esempio
aleae = ale-ae traduzione: i dadi
indica un nome della prima declinazione. Resta il problema del caso, in quanto può essere o nominativo plurale o vocativo plurale; ma può essere anche un genitivo singolare o dativo singolare.
Per essere sicuri occorre guardare l'intero periodo.
Esempio
Aleae iactae sunt.
I dadi sono stati gettati.
Essendo "iactae sunt" un verbo alla terza persona plurale, il soggetto deve essere anche plurale; quindi "aleae" è nominativo plurale.
Per il genitivo plurale è più semplice in quanto la desinenza è "arum".
Esempio
Tullius poetarum libros legit.
Tullio legge i libri dei poeti.
Poetarum è genitivo plurale di poeta, poetae e significa: dei poeti.
Per il dativo plurale e ablativo plurale, che hanno la desinenza in "is" vi sono dei problemi; per cui occorre analizzare l'intero periodo oppure le preposizioni.
Esempi
in poetis traduzione: nei poeti
ab poetis dai poeti
a poetis dai poeti
ex poetis dai poeti
poichè le preposizioni "a", "ab", "in", "ex" si uniscono solo ad un nome in ablativo, cioè reggono solo un caso ablativo, concludiamo che poetis è ablativo.
Per l'accusativo non vi sono problemi; se il nome termina in "as" si tratta di un accusativo plurale.
Esempi
poetas, aleas, alas, aquas, fugas
i poeti, i dadi, le ali, le acque, le fughe
sono tutti accusativi plurali.
Nei dizionari cartacei viene ancora usato il paradigma, cioè il nominativo e il genitivo di un nome, onde risalire alla coniugazione alla quale il nome appartiene.
Esempi
Gallia, ae
Roma, ae
poeta, ae
acqua, ae
Il genitivo nei vecchi dizionari viene abbreviato indicando solo la desinenza del genitivo singolare: ae.
Esercizio
Inserire la traduzione della parola blu latina nella casella di testo.
nominativo, femminile, singolare |
alea
il dado |
fuga
la fuga |
pecunia
la moneta |
sapientia
la sapienza |
genitivo, femminile, singolare |
aleae
del dado |
fugae
della fuga |
pecuniae
della moneta |
sapientiae
della sapienza |
dativo, femminile, singolare |
aleae
al dado |
fugae
alla fuga |
pecuniae
alla moneta |
sapientiae
alla sapienza |
accusativo, femminile, singolare |
aleam
il dado |
fugam
la fuga |
pecuniam
la moneta |
sapientiam
la sapienza |
vocativo, femminile, singolare |
alea
o dado |
fuga
o fuga |
pecunia
o moneta |
sapientia
o sapienza |
ablativo, femminile, singolare |
alea
con il dado |
fuga
con la fuga |
pecunia
per la moneta |
sapientia
con la sapienza |
nominativo, femminile, plurale |
aleae
i dadi |
fugae
le fughe |
pecuniae le monete |
sapientiae le sapienze |
genitivo, femminile, plurale |
alearum
dei dadi |
fugarum
delle fughe |
pecuniarum
delle monete |
sapientiarum
delle sapienze |
dativo, femminile, plurale |
aleis ai dadi |
fugis
alle fughe |
pecuniis
alle monete |
sapientis
alle sapienze |
accusativo, femminile, plurale |
aleas
i dadi |
fugas
le fughe |
pecunias
le monete, i soldi |
sapientias
le sapienze |
vocativo, femminile, plurale |
aleae o dadi |
fugae
o fughe |
pecuniae o monete |
sapientiae o sapienze |
ablativo, femminile, plurale |
aleis
con i dadi |
fugis con le fughe |
pecuniis
per le monete |
sapientiis
con le sapienze |
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