Galileo Galilei

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Storia - Classe 2a della scuola media, secondaria di  1° grado

Galileo Galileo fu un grande uomo italiano vissuto tra la fine del 1500 e gli inizi del 1600; egli nacque a Pisa nel 1564; da giovane studiò la dialettica e nel 1580 si iscrisse alla Facoltà di Medicina dell'Università degli Studi di Pisa; non riuscì a laurearsi e si mise a dedicarsi agli studi della matematica applicata alla tecnica, alla meccanica dei corpi, all'idraulica, cioè lo studio delle acque. Grazie ad una raccomandazione di Ferdinando 1° ( I ) dei Medici, ottenne la cattedra provvisoria di professore di Matematica all'Università di Pisa; nel 1592 ottenne la cattedra di Meccanica alla università di Padova, dove rimase per 18 anni. A Padova convisse con Marina Gamba ed ebbe tre figli da lei. A Padova si costruì anche una piccola officina meccanica dove realizzò e brevettò una pompa idraulica per il sollevamento delle acque. Nel 1609 costruisce dei cannocchiali completi di lenti in vetro, adatti per osservare la luna e le stelle; nel 1610 ottiene la cattedra di matematica a Pisa e di Filosofia a Firenze. Gli studi astronomici di Galileo portarono alla scoperta del pianeta Giove e dei satelliti di Giove e alla enunciazione di nuove teorie scientifiche sul moto del sole, dei pianeti, delle comete e delle stelle. Purtroppo, in questi periodi, le parole latine avevano un doppio significato; per esempio la parola "solis" significava sia la stella che si trova nel cielo, ora chiamata Sole, cioè quella che risplende nel cielo astronomico, e sia il Re o capo del potere temporale e religioso delle città di allora e delle nazioni di allora; anche la parola latina "cielo" aveva il doppio significato sia di cielo astronomico sia di regno statale; in quanto allora il popolo veniva considerato come fatto di terra e sottomesso ai comandanti del tempo che formavano il regno, detto anche cielo. "I vari astri che brillavano nel cielo" era un pensiero ambiguo, ai tempi di Galileo, in quanto stava a significare sia effettivamente elementi di astronomia e di fisica meccanica e sia elementi di personalità statali e religiose del tempo.

Galileo Galilei

 

E' in questi anni che la chiesa cattolica inizia a compiere i più grossi errori sia religiosi, sia fisici, sia matematici, sia politici; infatti mentre nei secoli precedenti la Bibbia era stata prima tradotta dalla lingua originale ebraica, cioè l'aramaico, in greco; successivamente era stata tradotta in latino da San Girolamo nel 400 dopo Cristo. Il concilio ecumenico di Trento ( dal 1542 al 1547 ) spostatosi poi a Bologna ( dal 1547 al 1549 ) per evitare nuovi scismi ed eresie compie il più grosso errore della chiesa cattolica, cioè quello di tenere ferma e fissa la traduzione della Bibbia in latino di San Girolamo e di prenderla come base indiscutibile di teorie religiose e politiche.

Le nuove scoperte astronomiche di Galileo cominciavano a mettere in dubbio il doppio significato dei termini scientifici usati a quei tempi; l'intera Bibbia cominciava ad essere messa in dubbio, in quanto il Sole ( Dio ) smetteva di essere colui che guidava il mondo; la chiesa non riuscì a salvarsi da simile errore storico.

Trovandosi Galileo in Italia non ebbe la forza economica e politica per salvarsi da simili errori, come invece fece Lutero in Germania. Qui in Italia Galileo sarebbe stato subito ucciso da milioni di cattolici e dovette pensare a salvarsi la pelle.

Nel 1615 il Santo Uffizio a Roma, cioè quell'insieme di persone che era incaricato di esaminare gli scritti degli eretici e condannarli a morte per eresia, esaminò le teorie di Galilei sulle macchie solari, dove vi era sempre l'equivoco tra Sole astronomico che al cannocchiale non si vedeva illuminato in modo uguale al suo interno, ma presentava delle zone meno brillanti, dette ora macchie solari, mentre nella religione cattolica il Sole, cioè Dio, non poteva avere della macchie. Galileo, inoltre, sosteneva che il Sole fosse immobile e che era la terra a ruotare intorno al Sole, cosa in parta contraddizione con la Bibbia. In questo primo processo della chiesa contro Galileo, gli viene solo imposto di non diffondere in seguito le sue teorie astronomiche.

Nel 1632, invece, Galileo incontra guai molto più grossi; egli aveva pubblicato il "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo" in cui distingueva le varie teorie astronomiche senza schierarsi a privilegiare alcune di esse; il libro dapprima ottiene l'autorizzazione alla stampa da parte delle chiesa, ma ben presto, sempre nel 1632, la chiesa ordina il sequestro le copie stampate e ne proibisce la diffusione. Galilei viene, quindi, processato a Roma nel 1633 per questo libro e per le sue idee astronomiche, che aveva effetti evidenti sulla religione cattolica. Nel processo Galilei dovette rinnegare le sue teorie, per evitare di essere bruciato vivo come e eretico; si dichiarò fedele alle teorie della Bibbia e fu quindi solo condannato al carcere. Gli furono consentiti gli arresti domiciliari nella sua villa di Arcetri, dove muore nel 1642 all'età di 78 anni.


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prof. Pietro De Paolis

 

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