I Romani

 

Decadenza dell'impero

Ai tempi di Augusto, nell'impero romano regnavano ordine, pace, benessere. Ma tutto questo non durò a lungo. Pochi decenni dopo la morte di quest'imperatore cominciarono a sorgere gravi problemi.

Durante il periodo delle guerre di conquista, erano arrivati a Roma immensi bottini, con i quali si era potuto abbellire la città, costruire strade, mantenere, con distribuzione giornaliere di grano, le migliaia di plebei che, non avendo lavoro, erano ridotti alla fame.

Ma poi, con le conquiste di Traiano, l'impero era diventato così grande che i soldati romani non riuscirono più a occupare nuovi territori; anzi facevano fatica a difendere quelli che già avevano.

Cominciarono dunque le rovinose guerre di difesa che non rendevano nulla e costavano molto. A Roma non arrivavano più ricchi bottini; al contrario, da Roma bisognava inviare denaro per pagare le truppe, mentre la città pullulava sempre più di poveri da assistere e mantenere.

Gli imperatori risolsero il problema di procurarsi le somme, necessarie per far fronte ai crescenti bisogni, imponendo forti tasse ai coloni.

Accade così che questi, non riuscendo a pagarle, si videro costretti a cedere la propria terra ai latifondisti, cioè ai proprietari di grandi territori. Si impegnavano poi a coltivarla in cambio di una piccola parte dei prodotti e della protezione del padrone. Da liberi divennero servi della gleba, cioè servi della zolla.

 

Alessandra Madaro

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