I FENICI
Il territorio
La Fenicia, è una stretta fascia di territorio compreso tra i monti del Libano e le acque del Mediterraneo orientale e segnato da nord a sud da una serie di strette vallate isolate l'una dall'altra.
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la terra dei Fenici |
In compenso, le coste, alte e rotte qua e là da insenature, e fronteggiate da numerose isolette, offrono facili e invitanti approdi per le primitive e audaci imbarcazioni. Ciò favorisce la nascita di numerose e importanti città, che godono della loro posizione strategica. Sorgono così floridissime città marinare come: Berito e Sidone; ma anche Tiro, posta su di un'isoletta vicinissima alla costa. Non si riuscì a formare un regno fenicio unitario; ma le città ebbero, ciascuna, esistenza politica indipendente, con proprio re e proprie assemblee.
L'economia
Il popolo fenicio, si dedicò prevalentemente alla navigazione e al commercio, senza tuttavia, trascurare l'agricoltura e l'artigianato. I Fenici, in effetti, si sparsero in tutto il Mediterraneo, alternando il commercio con la pirateria e diffondendo i prodotti delle loro industrie, specie oggetti di metallo, vetri o stoffe tinte con la porpora, un colorante rosso vivo, tratto da una conchiglia marina, di cui essi possedevano il monopolio. Essi fondano scali, empori e colonie commerciali lungo le coste del Mediterraneo, tra cui Cartagine nell' attuale Tunisia. Questo popolo, non ebbe una civiltà originale, ma assimilò molti elementi delle civiltà, con le quali venne a contatto, e contribuì a diffonderli in tutto il bacino del Mediterraneo. Insieme al commercio, abbiamo detto, che i Fenici, esercitarono la pirateria.
antica nave |
Le loro navi, assalivano e saccheggiavano le imbarcazioni altrui e i villaggi sulle coste, portando via ricchezze e persone. (un'altra attività, infatti, fu quella del commercio degli schiavi). I Fenici costruirono vere e proprie navi; avevano un lungo tronco di cedro che fungeva da asse centrale e, insieme, da chiglia della nave. Sull'asse centrale venivano poste le costole trasversali, quindi, poi, sui loro lati esterni, venivano fissate le travi per formare lo scavo. L'imbarcazione era in grado di mantenere la propria posizione anche in presenza di onde laterali. Al centro della nave, era possibile alzare un albero, che sosteneva una vela quadrata o rettangolare, in grado di sfruttare i venti; infine la navigazione era assicurata dai remi, manovrati sui due lati della nave.
La civiltà
Il contributo più importante dei Fenici alla civiltà è l'invenzione della scrittura alfabetica. Il piccolo mercante fenicio doveva registrare e vendere, tenere libri contabili, vagliare la corrispondenza, stipulare contratti, ma i suoi guadagni erano insufficienti a mantenere uno scriba di professione: egli perciò doveva saper leggere e scrivere per conto suo. Occorreva, per mancanza di tempo un sistema di scrittura meno complicato e di facile apprendimento.
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alfabeto dei Fenici |
Da questa pressante esigenza, scaturì durante questo periodo la scrittura alfabetica, composta da 22 segni, corrispondenti ciascuno ad un suono particolare.
Alessandra Madaro
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