L'apprendimento utile

 

Un bravo docente è colui che compie ogni giorno una scelta degli insegnamenti da trasmettere ai bambini. Scegliere gli insegnamenti utili non è semplice; il sapere umano è molto vasto per cui la scelta è difficile.

Tecnologie educative

Per molti secoli la scuola elementare ha insegnato l'uso dello scrivere con la penna ad inchiostro. Fino agli anni '60 i banchi della scuola avevano un foro in cui i bambini inzuppavano la penna ed il bidello ogni mattina  riempiva il calamaio di inchiostro. Poi venne la penna biro, che aveva l'inchiostro incorporato nella penna e la scuola si adeguò, cioè la penna biro andò a sostituire la penna stilografica.

Poi venne il computer negli anni 80, cioè secolo scorso anno 1980, e la scuola fece finta di non vederlo. Poi venne il tablet PC e l'ipad e la scuola nei primi anni del 2000 lo vietò. Anche oggi, 2014, è vietato l'uso del personal computer e dei tablet PC negli esami di Stato.

Si assiste da parte del ministero dell'istruzione italiano ad una serie di goffi tentativi di far vedere che la scuola si adegui alla tecnologia; un giorno si fa un passo avanti finto, comprando poche inutili LIM da 2.000 euro ciascuna, da destinare come arredo scolastico, da non usare, ma da tenere bene in vista nella camera, anzi nell'aula; il giorno successivo si tenta di introdurre il libro digitale; il giorno dopo si rimanda il libro digitale agli anni a venire e si ritorna al libro di carta.

Le lobby in Italia sono molto forti; il lavoro del maniscalco è sparito e al suo posto è venuto il gommista. Il maestro maschio è sparito dalla scuola reale dando luogo alla maestra donna. L'arredo scolastico non sparisce dalla scuola.

La maestra deve smettere di fare l'arredo in edifici fatiscenti e costosi; la maestra deve usare le nuove tecnologie; la scrittura con la penna biro ed il quaderno di carta vanno relegati, anostro avviso, a semplice reperto storico. Va usata la tastiera virtuale di un tablet PC o la tastiera reale di un computer per la scrittura, cioè va usata la videoscrittura.

Alcuni sostengono ancora che la scuola virtuale, quella cioè che il bambino frequenta restando a casa sua, nella sua stanza, limiti le capacità creative e destini all'isolamento il fanciullo.

Invece no!

Oggi è normale che un bambino abbia cento e forse anche mille amici nei gruppi virtuali, tipo facebook o twitter. Questa è una prova tangibile che l'uso della rete favorisce la crescita sia materiale sia intellettiva del bambino. Il bambino, restando in casa e frequentando la scuola virtuale su internet non subisce la violenza materiale dei compagni di classe o di banco; ne viene fuori uno sviluppo più naturale per il bambino; egli infatti non deve disperdere energie fisiche ed intellettuali per apprendere le tecniche del "fare a botte" per sopravvivere alla violenza dei compagni; ha più tempo, quindi, per dedicarsi allo studio e all'apprendimento.

Il compito del docente virtuale è quello di guidare il bambino all'uso delle nuove tecnologie, in modo da formare il bambino con quella cultura umanistica che nel secolo scorso stava nei libri e nelle biblioteche.

Gli apprendimenti e le competenze

Gli apprendimenti e le competenze per la scuola primaria statale sono fissati dalla seguente normativa:

Regolamento ministeriale 16 novembre 2012

Regolamento recante Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione a norma dell’articolo 1, comma 4, del Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89

Indicazioni nazionali

Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola del’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (testo allegato al Regolamento).

Dalla lettura del regolamento e delle indicazioni nazionali, cioè gli obiettivi formativi che la scuola primaria intende raggiungere, si deduce la contraddizione di chi ha scritto simili normative e quindi la irrealizzabilità delle stesse.

"La scuola deve progettare e realizzare percorsi didattici specifici per rispondere ai bisogni educativi degli allievi."

Chi ha scritto queste normative non ha mai insegnato in una scuola, ma ha il pregio di avere avuto dei figli, che questi figli li ha mandati nelle scuole straniere private, quindi si può vantare di conoscere tanto la scuola italiana da dettare e scrivere normative adeguate ... alla distruzione della scuola primaria italiana.

Cioè secondo queste ipocrite persone in una classe ci metti 30 bambini; alcuni figli di genitori avvocati, medici, ingegneri, professori che nella classe prima sanno già leggere e scrivere in perfetto italiano; altri stranieri che conoscono unicamente il dialetto del loro paese di origine; altri con disabilità fisiche e di apprendimento. Scarichi tutto sulla maestra reale e la obblighi a:

"In questa prospettiva, la problematizzazione svolge una funzione insostituibile: sollecita gli alunni a individuare problemi, a sollevare domande, a mettere in discussione le conoscenze già elaborate, a trovare appropriate piste d’indagine, a cercare soluzioni originali."

Ma dove vivono queste persone che scrivono simili corbellerie?

Non basta!

"Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di «imparare ad apprendere»."

Questi sono dei geni; addirittura ritengono il cervello umano simile a quello delle piante o ad una pietra; per cui è la scuola che insegna al cervello umano non gli apprendimenti ma gli dà la facoltà di apprendere.

La genetica umana proviene da simili geni!

Per un bravo docente virtuale occorre ritornare indietro nel tempo; a quella che era la scuola elementare nel secolo scorso, cioè prima del 1962, quando i maestri e le maestre di allora erano in buona parte persone con una propria cultura, adeguata a quei tempi e di livello superiore a quella dei bambini e delle loro famiglie. Acquisire una cultura adeguata non è semplice, specie per chi ha subito 50 anni di lavaggio del cervello ad opera di questi "geni del comunismo".

Internet ci viene in soccorso. Wikipedia è una fonte libera di apprendimenti. Industriali, artigiani, agricoltori, professionisti si servono di internet per il proprio lavoro di ogni giorno. Con questi mezzi e con la lettura di vecchi libri antecedenti il 1962 si può ricostruire una scuola primaria adeguata alle sfide della globalizzazione.

Discipline o materie

italiano

lingua inglese e seconda lingua comunitaria

storia

geografia

matematica

scienze

musica

arte e immagine

educazione fisica

tecnologia

E' importante per questi "geni del comunismo" mettere la tecnologia all'ultimo posto.

Personalmente sostengo, invece, che la tecnologia va messa al primo posto. La globalizzazione ci costringe a competere con cinesi, giapponesi, americani, africani, indiani. La lingua italiana si può imparare leggendo anche testi scientifici e tecnologici. La vita quotidiana e soprattutto la vita nei prossimi anni ci obbliga all'uso della tecnologia. Per cui occorre progredire nella cultura; unico modo è quello di selezionare i saperi e le competenze da trasmettere al bambino, dimenticando quei saperi che erano validi nei secoli passati e dando priorità al "sapere utile" cioè al sapere della vita quotidiana di ogni giorno.

 

Prof. Pietro De Paolis

Manuale del docente virtuale

2014

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