Ira di Achille

Libro 1°

La guerra di Troia procurava anche lotte tra i vari condottieri greci per la conquista delle belle donne.

In particolare il comandante della flotta greca e dell'esercito greco, sbarcato sulla spiaggia di Troia, si chiamava Agamennone, e nelle precedenti guerre, in cui si erano divise le belle donne, aveva avuto come donna Criseide, la figlia del re Crise. Crise aveva un fratello, di nome Brise. Brise aveva una bella figlia di nome Briseide. Quando conquistarono la città di Limesso, situata nelle vicinanze di Troia, governata dai due fratelli, Crise e Brise, Achille si prese come donna e amante Briseide, che gli piaceva e non voleva affatto lasciarla. Limesso era una città situata nell'isola di Cipro, dove si producevano le armi in rame. Anche se conquistata dai greci, Crise, padre di Criseide, stava diventando ricchissimo, grazie appunto alla guerra e alla continua produzione di armi in rame. Per cui decise di riscattare la figlia Criseide, pagando una ingente somma come riscatto ad Agamennone. Agamennone non volle rilasciare libera Criseide. Ovviamente il potente Crise reagì, e non mandò più armi in rame ai greci. Al posto del rame i greci scelsero di usare l'argento, che era molto velenoso. Per cui durante le battaglie i pezzi e la polvere di argento veniva mangiata dagli animali, pecore e capre. L'argento finiva nel latte e nelle carni, avvelenando sia gli animali sia i soldati greci. Molti soldati morivano, per cui l'esercito greco rischiava di essere sconfitto e di ritornare in grecia, rinunciando alla conquista di Troia.

Durante una assemblea, Agamennone, pressato dai soldati, si convinse a cedere al padre Crise, la sua bella amante Criseide. Ma a condizione, che Achille rinunciasse a Briseide e la desse ad Agamennone.

Qui scaturisce l'ira di Achille. Perdere la sua bella donna, conquistata con le armi, rischiando di morire in battaglia, era per lui un forte dolore. Per cui, accettò, a malincuore di rinunciare a Criseide, ma decise di abbandonare con i suoi soldati l'esercito greco, ritornando in Grecia.

Achille era importante per la conquista di Troia, sia perché comandava circa 50 navi con i suoi fedeli soldati, sia perché era l'unico a poter scalare la roccia ripida su cui era posta la città di Troia. Egli, infatti, aveva una protesi al piede, ricavata dall'osso di un cavallo; questa protesi aumentava la velocità di Achille e gli consentiva di mantenere su di un solo piede un peso di molti chili, necessario nel sollevare le scale sulle rocce, durante le scalate di assalto alle città.

 


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