Storia e preistoria

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Storia - Classe 1a della scuola media, secondaria di  1° grado

La parola storia come materia di studio sta ad indicare la narrazione di avvenimenti avvenuti nei tempi passati; gli avvenimenti recenti, invece, fanno parte della cronaca; la cronaca è quella che descrivono i giornali su carta, i telegiornali nella televisione, i giornali su internet.

Chi ha avuto modo di leggere giornali e telegiornali si è reso subito conto che le notizie riportate sono quasi tutte eguali; questo dipende dal fatto che in Italia non esiste la libertà di stampa, ma esiste la magistratura dello Stato, da cui dipendono i giornalisti autorizzati ed esistono delle agenzie, tipo l'ANSA, che forniscono le notizie giornaliere di ogni giorno. La conclusione logica è che la cronaca riferita che conosciamo ogni giorno è in grande parte pura propaganda del regime politico che controlla magistratura e organi di stampa; della cronaca non bisogna mai fidarsi ed è opportuno leggere diversi giornali, diversi siti internet, in modo da tentare di avere una propria opinione personale, nei limiti del possibile.

Il discorso che abbiamo fatto sulla cronaca serve per mettere in evidenza che non è opportuno fidarsi di quella che noi chiamiamo storia; cioè se noi prendiamo uno scritto di Tacito di 2.000 anni fa o peggio ancora un libro della bibbia di 4.000 o 5.000 anni fa non possiamo assolutamente capire e leggere il suo contenuto, sia perché ogni singola parola cambia significato nel corso degli anni. Per esempio la parola "libro" dapprima era una pietra su cui venivano scritte delle parole o dei disegni; in seguito il libro venne chiamato papiro, in quanto si iniziò ad usare una pianta detta papiro, per ricavare un supporto su cui scrivere, in quanto la carta ancora non era stata prodotta. Poi circa 2000 anni fa la parola libro stava a significare un insieme di fogli di carta, che venivano scritti a mano; per cui nello scrivere gli errori di scrittura erano numerosi.

La stampa con mezzi meccanici nel 1500 ridusse gli errori di scrittura del singolo scrivano, detto amanuense, in quanto scriveva con la mano, ma nello stesso tempo modificò il significato della parola libro, che divenne qualcosa che doveva essere stampato su carta; poi arrivò internet alla fine del 1900 e il libro venne addirittura chiamato book, cioè qualcosa di virtuale che si vede ma non si tocca; cioè uno scritto che si trova su dei computer stranieri, buona parte dei libri italiani di internet si trovano in Egitto, nelle mani di un magnate egiziano; cioè siamo ritornati ai tempi dei Faraoni in Egitto, dove appunto nacque la scrittura, cioè il libro sul papiro.

La storia non è, quindi una scienza esatta, ma è un racconto fatto da una persona in carne ed ossa; questa persona è detta storico, in quanto scrive dei libri di storia, cioè dei libri che narrano avvenimenti passati, avvenuti nei secoli Nonostante la buona fede un valente storico non riesce mai a narrare gli eventi in modo certo, proprio perché quelle che in gergo si chiamano "fonti" sono in prevalenza dei falsi scritti, diffusi ad arte nei secoli scorsi. Per cui anche se leggiamo una fonte in lingua latina o in lingua greca non dobbiamo mai fidarci di essa, in quanto essa è frutto di migliaia di riscritture di amanuensi e di centinaia di ristampe con numerosi errori, alcuni non voluti ed altri voluti, in quanto lo storico non è mai imparziale, in quanto è una persona in carne ed ossa e si mette a scrivere in quanto ha bisogno di fare soldi per poter vivere o sopravvivere.

Secondo noi la storia riguarda gli avvenimenti dei secoli scorsi a partire da quando esistevano i primi libri scritti su pietra, circa 4.000 o 5.000 anni fa; invece preistoria sono i fatti avvenuti prima della invenzione della scrittura. Della preistoria è inutile parlare in quanto ci mancano comunque le fonti, cioè ci mancano dei reperti in pietra o in oro di quei tempi e quei reperti ritrovati sono in buona parte dei falsi storici, in quanto non sono attendibili. Questo dei falsi storici avviene sia nello studio della storia e sia nello studio della fisica e della matematica, in quanto molti degli scienziati dei secoli scorsi, ed anche attuali, si sono divertiti a scrivere libri di scienza, volutamente falsi, per evitare che altri entrassero in possesso di scoperte tecniche o scientifiche di rilevata importanza.

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prof. Pietro De Paolis

 

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