Età della storia

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Storia - Classe 1a della scuola media, secondaria di  1° grado

La parola storia sta a significare quella parte degli avvenimenti passati che iniziano con la scoperta della scrittura, circa 4.000 o 5.000 anni fa; la storia la possiamo dividere in quattro parti:

1) età antica, cioè quel periodo storico che va dall'inizio della scrittura fino all'anno della nascita di Cristo, cioè l'anno 1 prima di Cristo.

2) età medioevale o medioevo, cioè quel periodo che va dall'anno 1 dopo Cristo fino al 1500 dopo Cristo; all'incirca fino alla scoperta dell'America avvenuta nel 1492 dopo Cristo o molto meglio fino alla nascita di Martin Lutero nel 1483 in Germania.

3) età moderna dal 1500 al 1800; all'incirca fino alla rivoluzione francese del 1789 o molto meglio fino alla nascita di Napoleone Bonaparte nel 1769 in Corsica.

4) età contemporanea, cioè quel periodo che va dal 1800 ai giorni nostri.

Storia antica

La storia antica è quel periodo storico che inizia con la scoperta della scrittura da parte dell'uomo; non vi sono date certe su dove è iniziata la scrittura, che inizialmente avveniva incidendo una pietra con un oggetto in ferro appuntito, detto scalpello; possiamo dire all'incirca 4.000 anni fa, cioè nel 2000 prima della nascita di Cristo.

scrittura su fogli di papiro

La storia antica termina con la nascita di Cristo; non vi è certezza sulla data della nascita di Cristo, ma in Occidente, cioè in Europa e in America si usa contare gli anni dalla nascita di Cristo; per cui se oggi ci troviamo nel 2015, possiamo ritenere che la storia antica finisce 2015 anni fa, cioè nell'anno della nascita di Cristo, cioè anno 1 prima di Cristo.

La scelta di questo anno è dovuta al fatto che la nascita di Cristo e del cristianesimo ha portato alla fine dell'impero romano e alla nascita di un nuovo sistema sociale in cui convivono sistemi economici provenienti da paesi stranieri, in qualunque paese ognuno di noi si trova a vivere; questo sistema sociale rimane anche ai nostri giorni ed ha assunto il nome di globalizzazione; cioè i fatti che avvengono in Italia e in Europa dipendono non solo da quanto decide il governo italiano e il governo europeo ma anche da quanto viene deciso in paesi stranieri.

Gli egiziani

L'Egitto è una nazione che si trova a Sud rispetto all'Italia e nella parte superiore dell'Africa, cioè nel Nord Africa.

l'antico Egitto

Gli abitanti dell'Egitto si dicono egiziani, ma a volte vengono chiamati egizi. L'Egitto si trova sul Mar Mediterraneo; questo mare rappresenta per noi europei, dal punto di vista dell'antichità, come il mezzo che ha consentito lo sviluppo ed il progresso delle civiltà antiche, cioè sia la civiltà egiziana, sia la civiltà greca, sia la civiltà romana. Il mar Mediterraneo consente una navigazione piuttosto tranquilla, rispetto agli oceani, per cui un notevole numero di navi poteva partire dall'Egitto, navigare vicino alla costa, e raggiungere i paesi confinanti con l'Egitto. Inoltre l'Egitto godeva di abbondanti sorgenti di acqua dolce; infatti è interamente percorso dal fiume Nilo; il fiume Nilo è molto lungo, nasce nell'Africa del Sud, percorre buona parte dell'Africa, fino a sfociare nel Mare Mediterraneo, nella parte Nord dell'Africa, appunto in Egitto.

La presenza di acqua dolce e la presenza di un grande mare sono due fattori importanti per lo sviluppo di una nazione e un popolo; questi due elementi fecero sì che l'Egitto si sviluppasse come civiltà, cioè come una società organizzata, in cui i vari cittadini svolgevano un ruolo all'interno di essa. Vi erano i contadini che coltivavano il terreno, ricavando il cibo necessario per vivere ad un popolo intero; infatti il Nilo inondava periodicamente il terreno portando sia acqua dolce sia minerali che fertilizzavano il terreno; una volta terminata l'inondazione il terreno rimaneva bagnato; per cui seminando grano e ortaggi si aveva una produzione abbondante in breve tempo, data la presenza di temperature elevate dovute al sole, che riscalda maggiormente le terre man mano che ci si avvicina all'Equatore, cioè la parte centrale della Terra.

Questo fatto delle inondazioni periodiche procurava la perdita dei confini dei terreni; per cui gli egiziani furono costretti a studiare la geometria, anzi furono proprio loro i primi ideatori delle forme geometriche sia piane, come triangoli, quadrati, e rettangoli, sia solide come le piramidi.

alcune piramidi egiziane

 La piramide è una costruzione in pietra, avente dimensioni molto grandi alla base; mentre man mano che si sviluppa in altezza la sezione orizzontale diminuisce; questa forma garantisce una enorme stabilità per le inondazioni; in quanto man mano che l'acqua si solleva e sommerge la parte inferiore della piramide, la parte superiore resta sempre libera e solida e non viene travolta dalle acque, e consentiva all'uomo di viverci senza essere sommerso dalle acque. Inoltre, poiché i blocchi di pietra con cui veniva costruita la piramide non erano uniti da malta, l'acqua del Nilo riempiva l'intera piramide di acqua; acqua che poi poteva essere utilizzata per bere una volta che si era sedimentata la terra trasportata con l'acqua, detta limo. In pratica la piramide era una grande casa, con grandi cisterne di acqua potabile nella parte inferiore.

Il terreno fertile e l'abbondanza di acqua attorno al corso del fiume Nilo, consentirono lo sviluppo di numerosi abitanti, cioè milioni di persone che si organizzarono a formare una civiltà, detta appunto civiltà egizia o egiziana. La parola civiltà deriva dal termine città, e sta a significare una organizzazione sociale in cui il popolo si organizza in base ai mestieri di ognuno, cioè dividendosi i compiti e usufruendo ciascuno dei beni o utilità prodotte dagli altri. Il capo di quei tempi, parliamo di circa 4.000 anni fa, cioè nel 2000 avanti Cristo, era detto faraone. Il potere del faraone si tramandava da padre in figlio, cioè formava una dinastia. Il popolo si divideva in contadini che coltivavano la terra; artigiani che costruivano abitazioni e utensili della vita quotidiana di allora; mercanti che acquistavano e vendevano le merci prodotte.

Il sistema statale di allora si avvaleva di varie persone, cioè di dipendenti statali; purtroppo, in alcuni testi, che si dicono storici ma sono solo testi religiosi di regime di oggi e di ieri, si usano parole improprie, con lo scopo di dimostrare che la religione esisteva da duemila anni prima di Cristo. Ma questo è un falso storico; la religione, cioè la ideologia di credere ad un qualcosa di divino che si suppone che esista, è una idea che storicamente è avvenuta nel 1500, ai tempi di Martino Lutero, quando il sistema statale iniziò a dividersi tra potere temporale, cioè lo Stato e le ideologie religiose varie, come oggi sta a significare la parola religione. Nell'antichità la parola religione stava a significare il sistema fiscale di pagamento delle tasse; i sacerdoti erano i vari impiegati o ministri del ministero delle finanze di allora; i sacrifici erano i pagamenti delle tasse, che potevano avvenire sia in denaro, sia in grano, sia in animali veri, cioè buoi o pecore, che venivano date dal popolo come una tassa, cioè come un tributo; gli edifici in cui vivevano i dipendenti statali che esigevano le tasse, cioè gli esattori, non ha senso chiamarli con la parola tempio, in quanto si crea ambiguità con le chiese di oggi; anche la parola ministro e ministero è una parola ambigua, in quanto a quei tempi erano esclusivamente dipendenti dello stato, che avevano le mansioni di dipendenti delle finanze di allora. Il tutto non ha nulla a che vedere con la religione, come la intendiamo oggi.

Da aggiungere che alcuni reperti storici, cioè scritti antichi su pietra rinvenuti ai tempi di Napoleone Bonaparte, nel 1800, o frammenti di papiro rinvenuti in quegli anni di conquista, possono essere dei falsi storici, creati ad arte da una marea di studiosi che Napoleone portò con sé nella spedizione egiziana che conquistò l'Egitto nel 1798 dopo Cristo.

Ritornando al faraone, cioè al capo che gestiva lo stato dal 2000 avanti Cristo fino alla conquista avvenuta nei secoli successivi dai greci, per opera di Alessandro Magno nel 332 avanti Cristo, il faraone, ripeto, disponeva di soldati con un esercito regolare, mediante il quale difendeva l'Egitto antico dalle invasioni dei vicini e lo impiegava per conquistare i territori vicini situati verso destra, cioè ad Est, come la Palestina, la Siria e la Turchia, e sia territori situati a sinistra, cioè ad Ovest, cioè Libia, Tunisia, Algeria e Marocco. Il faraone disponeva anche di architetti, ingegneri e imprese edili, per la costruzione degli edifici pubblici in pietra e in legno e la costruzione di opere idrauliche per il governo delle acque durante le alluvioni del Nilo; disponeva di medici per la cura delle ferite dei soldati e le malattie.

alcuni geroglifici

Il faraone disponeva anche di letterati, detti scribi, cioè persone che erano in grado di leggere e scrivere, sia su pietra sia su papiro, usando piccoli simboli di scrittura detti geroglifici; in tal modo il faraone poteva emanare delle leggi o disposizioni che venivano trasmesse agli ufficiali dell'esercito di allora e ai dipendenti pubblici che amministravano le finanze e la giustizia; gli egiziani di allora disponevano anche di rozzi vestiti, ricavati sia da pelli di animali sia da piante.

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2015

 

prof. Pietro De Paolis

 

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