Giulio Cesare

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Storia - Classe 1a della scuola media, secondaria di  1° grado

Gaio Giulio Cesare nasce a Roma nel 100 avanti Cristo; muore a Roma nel 44 avanti Cristo, il giorno 15 marzo, alla età di 56 anni.

Fu l'uomo politico predominante fino alla sua morte.

 

Giulio Cesare

I genitori di Cesare erano molto ricchi e potenti. La sua famiglia, detta gente Giulia, discendeva da Enea, l'eroe troiano, che dopo la guerra di Troia, venne ad occupare il Lazio, per conto dei Greci, con le sue navi da guerra. Da Enea, discese anche Romolo, cioè il primo re di Roma.

Il padre di Cesare era stato pretore nel 92 avanti Cristo; il fratello di Cesare, Sesto Giulio Cesare, era stato console nel 91 avanti Cristo. La madre di Cesare, Aurelia Cotta, apparteneva ad una famiglia che aveva dato diversi consoli a Roma.

Cesare, da giovane, studiò la lingua latina presso la scuola privata di Marco Antonio Gnifone, un professore francese, cioè proveniente dalla Gallia, che ora si chiama Francia.

Il padre di Cesare morì nell'anno 85 avanti Cristo, quando Cesare aveva 15 anni.

Cesare a 18 anni, nell'anno 83 avanti Cristo, sposò la tredicenne Cornelia, figlia di Lucio Cornelio Cinna, che era stato console nel 87 avanti Cristo. Cornelia, poi, morì di parto nel 69 avanti Cristo.

Nel 80 avanti Cristo andò nella provincia romana di Asia, parte costiera della Turchia di oggi, come legato, cioè come comandante delle legioni romane, che proteggevano il pretore Marco Minucio Termo, per conto del console romano, che allora era Lucio Cornelio Silla. Rimase in Asia fino al 78 avanti Cristo, quando, morto Silla, rientrò a Roma.

Nel 73 dopo Cristo fu nominato come pontefice, nel senso romano, cioè costruttore di ponti e responsabile del calendario e degli annali, cioè la odierna gazzetta ufficiale di oggi. Nel 72 avanti Cristo fu eletto tribuno militare; i tribuni militari, allora, erano 24 e comandavano l'esercito romano. In pratica ogni mattina i tribuni militari ricevevano gli ordini dal console e trasmettevano gli ordini militari ai cavalieri e ai centurioni.

Cesare fu eletto questore nel 69 avanti Cristo; i questori, allora, erano 20. Il questore diveniva anche Senatore, una volta eletto questore. Il questore seguiva il console, sia in patria, cioè se stava a Roma, sia in guerra, se il console si muoveva con il suo esercito.

Nel 69 dopo Cristo morì la sua prima moglie Cornelia. Cesare sposò Pompea, nipote di Silla.

Nel 65 dopo Cristo, Cesare fu eletto edile curule; gli edili curuli erano due a Roma, dovevano essere patrizi, cioè appartenenti alle famiglie aristocratiche; essi avevano le funzioni di magistrato civile. L'edile curava le strade della città, gli edifici pubblici, le scorte alimentari, i mercati, i giochi pubblici, cioè i pubblici spettacoli negli anfiteatri. Gli edili curavano l'archivio di stato, cioè i documenti ufficiali della repubblica, potevano comminare multe ed emanare sentenze in campo civile.

In questi anni, organizzando numerosi pubblici spettacoli, Cesare coinvolse il popolo romano, grazie anche ai molti gladiatori che davano spettacolo negli anfiteatri.

Nel 63 dopo Cristo, Cesare fu eletto Pontefice Massimo, Pontefice nel senso romano.

Nel 62 dopo Cristo, Cesare divenne pretore.

Nel 61 dopo Cristo, Cesare fu mandato nella Spagna occidentale come governatore, cioè come pro pretore.

Nel 60 dopo Cristo, Cesare fu eletto console per l'anno successivo. Nel 59 dopo Cristo esercitò il suo primo mandato di console, insieme con Marco Calpurnio Bibulo.

Il secondo mandato di console, Cesare lo ebbe poi nel 48 avanti Cristo; il terzo mandato nel 46 avanti Cristo; il quarto mandato nel 45 avanti Cristo; il quinto mandato di console nel 44 avanti Cristo, anno della sua morte.

Negli anni del primo consolato, cioè nel 60 e nel 59 Cesare si era organizzato politicamente per gestire Roma e la Repubblica insieme a Pompeo e a Crasso. Pompeo era il più potente generale dell'esercito romano di allora. Crasso era l'uomo più ricco di Roma, ed aveva finanziato la campagna elettore di Cesare, per farlo eleggere console.

In pratica dal 60 avanti Cristo, fino alla morte di ciascuno di loro tre, Roma fu governata dai patti segreti di questi tre uomini potenti, in grado di condizionare, se uniti, l'intera vita politica della Repubblica Romana, che ancora non si chiamava impero romano. Anche quando si scontreranno tra di loro, Cesare e Pompeo, lo faranno nelle province romane, con lo scopo di sottometterle meglio a Roma.

Pompeo sposò una figlia di Cesare, Giulia.

Nel 59 avanti Cristo, Cesare sposò Calpurnia Pisone.

Durante il suo primo consolato, nel 59 avanti Cristo, Cesare fece approvare una legge popolare che assegnava a lui stesso il comando di tre legioni (legione 7a, 8a, 9a) per 5 anni, dal 1° marzo del 59 al 1° marzo del 54 avanti Cristo. Con queste legioni occupava e difendeva per conto di Roma tutta l'Italia settentrionale, la Iugoslavia e l'Albania. Un'altra legione ( legione 10a) fu assegnata a Cesare dal Senato per difendere la costa azzurra, cioè la costa meridionale francese sul mar Tirreno. Cesare veniva pagato dallo Stato, ma rischiava la vita, in quanto doveva difendere i confini e presidiare il territorio molto vasto a lui assegnato. Il territorio era allora ricco di oro, necessario per le armi, di cavalli, necessari per la cavalleria, di grano, necessario come alimento per i soldati e il popolo. Inoltre Cesare poteva nominare i suoi delegati, necessari mentre si spostava da una parte all'altra, senza l'approvazione del Senato, in quanto le prime tre legioni le aveva avute per il potere del popolo e non del Senato, come la quarta sua legione, ( legione 10a).

In tal modo Cesare aveva ottenuto un grande potere personale, che condivideva con Pompeo e Crasso, ai danni del Senato, che stava diventando solo una camera di discussione, con pochi poteri reali sulla repubblica romana. Cesare, quindi, si manifesta come un politico scaltro e potente.

Cesare, finito il suo primo consolato del 59 avanti Cristo, nel 58 iniziò ad occuparsi dei territori a lui assegnati.

Allora i vari popoli cercavano di espandersi in Europa, che era una regione molto fertile, rispetto alla Russia. La migliore nazione era allora la Francia, che si chiamava Gallia. Ma non vi erano allora dei governi estesi, ma varie tribù che si armavano e invadevano i territori più fertili.

In particolare Svezia e Russia cercavano di invadere la Germania e l'Austria. A loro volta la Germania cercava di invadere la Francia. La Gran Bretagna, anche, cercava di invadere la Francia e il Belgio. Anche Roma cercava di espandersi verso il Nord. In questi nove anni, fino al 49 avanti Cristo, Cesare, con le sue legioni, riuscì vincitore sia occupando la intera Francia, sia sconfiggendo la Germania, sia occupando la parte meridionale della Gran Bretagna.

Guerra civile

La guerra si dice civile quando avviene all'interno della stessa nazione.

Di fatto nel 49 dopo Cristo, Cesare comandava 10 sue legioni, Francia, Germania, Gran Bretagna. Anche se aveva agito con il supporto del senato romano e del popolo romano, non poteva certo ritornare a Roma ed essere sottomesso al Senato e al popolo romano. Infatti, Cesare era un condottiero e guerriero; pur di salvare i suoi soldati contraeva rapporti segreti, cioè noti solo a lui, sia con gli inglesi, sia con i francesi, sia con i tedeschi.

Il potere di queste tre nazioni era anche forte, in quanto nazioni ricche e potenti, anche se non avevano una unità politica, se non quella personale di Cesare. Ma Roma, in particolare il Senato, non poteva accettare una sottomissione a Cesare, senza combattere con le armi.

Essendo morto Crasso, nel 53 dopo Cristo, a Roma rimaneva Pompeo Magno. Pompeo era sposato con la figlia di Cesare, Giulia, che morì nel 54 dopo Cristo. Pompeo si risposò con Cornelia Metella nel 52 dopo Cristo.

Di fatto Pompeo governava con le sue legioni,  la Spagna, tutta l'Africa settentrione, in particolare le coste del mediterraneo, Algeria, Libia, Egitto, Turchia, Grecia e Italia Meridionale. Senato e popolo romano erano comandati da due sole persone; da una parte Cesare e dall'altra Pompeo.

Pompeo rappresentava parte della aristocrazia romana; Cesare, invece, aveva l'appoggio del popolo romano e di un'altra parte della aristocrazia. Ma l'appoggio e i rifornimenti militari di cui godeva Cesare per le sue dieci legioni era imponente, rispetto alle enormi spese che Roma doveva sostenere per controllare le province romane meridionali sottomesse.

Nel 49 dopo Cristo, quando Cesare decide di tornare a Roma, Pompeo e parte dei senatori fuggono da Roma, attraverso Brindisi, e la Via romana Egnazia che portava dall'Albania a Instanbul ( Instanbul allora si chiamava Bisanzio e poi Costantinopoli) in Turchia sia per cercare di organizzare una resistenza a Cesare, armando le legioni meridionali, sia per avere salva la vita.

Intanto Cesare con le sue legioni occupava tutta la Spagna, sottraendola alle legioni di Pompeo. Poi occupò la Sicilia e la Sardegna, sottraendole al controllo di Pompeo.

Nel dicembre del 49 avanti Cristo Cesare si recò a Roma e si fece eleggere console per l'anno 48 avanti Cristo.

A fine 49 fu proclamato dittatore. Il dittatore aveva pieni poteri sia civili sia militari, ma per un tempo determinato. Di solito sei mesi. Il dittatore non veniva eletto, ma veniva considerato di fatto dittatore, se aveva avuto in segreto l'approvazione dei due consoli in carica e del senato. Era una specie di commissario straordinario, ma solo per lo scopo e la durata prevista dai consoli e dal senato.

A gennaio del 48 Cesare partì da Brindisi con sette sue legioni, per inseguire Pompeo. Raggiunto Pompeo in Grecia lo sconfisse, occupando l'intera Grecia e la Turchia. Non restava a Pompeo che l'Egitto, una piccola parte sul mare Mediterraneo della Libia, detta Cirene, e la Tunisia. Pompeo fuggì in Egitto nel settembre del 48 avanti Cristo. L'Egitto allora era una provincia romana. Gli egiziani, temendo l'arrivo di Cesare, che era console per la seconda volta nel 48, uccisero Pompeo. Quando Cesare giunse in Egitto, Pompeo ormai era finito; Cesare assoggettò l'intero Egitto. Cesare si innamorò di Cleopatra, ebbe da lei un figlio, e la fece diventare regnante di Egitto, come colonia romana.

Nel 47 avanti Cristo, Cesare fu proclamato dittatore; Cesare completò la sottomissione dell'Africa settentrionale, dapprima in Siria, poi in Turchia.

Nel settembre del 47 avanti Cristo Cesare ritornò a Roma.

Intanto in Tunisia si erano rifugiate 14 legioni romane, che prima erano di Pompeo ed ora erano guidate da Catone il giovane. Il 14 dicembre  del 46 avanti Cristo Cesare, che era console per la terza volta nel 46, e dittatore per 10 anni a partire dal 46,  sbarcò in Tunisia. Catone trovò la morte. Cesare occupò quindi la Tunisia e ritornò a Roma nel luglio del 46.

Nel 45 fu eletto per la quarta volta console. Nel 44 fu eletto console per la quinta volta. Nel febbraio del 44 fu nominato dittatore a vita. Il 15 marzo del 44 avanti Cristo, Cesare fu ucciso in Senato a causa di una congiura. Cesare aveva 56 anni.

 

Le riforme di Cesare

Cesare fu uno dei grandi riformatori del sistema politico romano. Molte riforme le fece per interessi personali, della sua famiglia, dei suoi soldati.

Favorì i cavalieri, riducendo le tasse che dovevano pagare a Roma. Fece approvare una legge che obbligava il senato a scrivere ogni giorno di seduta i verbali della seduta stessa, in modo che rimanessero tra gli atti della Repubblica.

Dal punto di vista economico fece coniare per la prima volta le monete in oro.

Nel 46 avanti Cristo, quando Cesare era pontefice massimo, fece adottare il calendario, detto calendario giuliano, proprio perché promulgato da Giulio Cesare. Il calendario rimase in uso fino al 1582, quando fu adottato il calendario gregoriano.

Prima del calendario giuliano, a Roma si usava il calendario di Romolo, che era un calendario lunare, cioè seguiva il ciclo della luna di 28 giorni circa. L'anno iniziava il 15 marzo, con la luna piena di marzo; questo giorno era detto idi. I mesi lunari erano 10 e non 12. L'anno durava 304 giorni, da marzo a dicembre. I giorni da dicembre fino al 15 marzo non si contavano.

Il giorno della mezza luna, o primo quarto di luna, era detto none; il giorno della luna nuova era detto calende.

Il calendario di Romolo fu poi modificato da Numa Pompilio nel 713 avanti Cristo aggiungendo i due mesi mancanti di gennaio e febbraio, con l'anno di 355 giorni. Ogni due anni, a fine febbraio, veniva inserito un mese aggiuntivo, detto mese intercalare, di 22 giorni o 23 giorni.

Praticamente si susseguivano un anno da 355 giorni e un anno di 377 giorni, con una media di circa 365 giorni. Ma restava comunque un errore, che era diventato di ben 67 giorni nel 47 avanti Cristo, ai tempi di Cesare.

A partire dal 46 avanti Cristo si introdusse il calendario giuliano.

Il calendario giuliano era di 12 mesi solari. Febbraio era di 28 giorni, ma ogni 4 anni si aggiungeva un giorno a febbraio, che diventava di 29 giorni; e quindi quell'anno era detto bisestile.

L'inizio dell'anno era anticipato di due mesi, dal 1° marzo al 1° gennaio.

Gennaio veniva portato da 29 giorni a 31 giorni, come ora.

Febbraio a 28 giorni o 29 se bisestile.

Marzo restava di 31 giorni, come ora.

Aprile veniva portato da 29 giorni a 30 giorni, come ora.

Maggio restava di 31 giorni, come ora.

Giugno veniva portato da 29 giorni a 30 giorni, come ora.

Luglio restava di 31 giorni, come ora.

Agosto veniva portato da 29 giorni a 31 giorni, come ora.

Settembre veniva portato da 29 giorni a 30 giorni, come ora.

Ottobre restava di 31 giorni, come ora.

Novembre veniva portato da 29 giorni a 30 giorni, come ora.

Dicembre veniva portato da 29 giorni a 31 giorni, come ora.

I giorni del mese non si contavano con i numeri, ma contando i giorni che mancavano per arrivare ad una certa fase della luna.  Il giorno della luna nuova era detto calende; il giorno della mezza luna, o primo quarto di luna, era detto none;  il giorno della luna piena era detto idi.


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2021

 

prof. Pietro De Paolis

 

Esercizio

 

Storia per scuola media

  

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