Un abile condottiere cartaginese fu Annibale Barca.

Annibale guidava l'esercito cartaginese in quanto deciso dalle autorità politiche di Cartagine.

Quando nel 146 avanti Cristo Cartagine fu distrutta dai romani con l'incendio di tutta la città, tutti i documenti ufficiali cartaginesi furono distrutti.

Per cui non esistono fonti storiche certe sulle strategie cartaginesi; in ogni caso Cartagine cercava di espandersi su tutto il mediterraneo, conquistando sia la Spagna, sia la Francia, sia l'Italia.

Lo stesso obiettivo lo avevano i romani, cioè quello di avere il potere dominante nel Mare Mediterraneo.

Vi furono diverse battaglie; Annibale condusse il suo esercito partendo dalla Spagna, arrivò in Francia, superò le Alpi arrivando in Piemonte e in Lombardia, scese nelle Marche, in Puglia, in Campania e in Calabria.

Il suo esercito era poderoso e distruggeva tutte le legioni romane che i consoli inviavano contro Annibale.

Tuttavia da Cartagine non arrivarono ad Annibale le forze necessarie per assediare e distruggere Roma. Per cui nel 243 avanti Cristo Annibale dovette rinunciare alla occupazione militare di Roma e dell'Italia e ritornare a Cartagine.

Situazione politica prima delle guerre puniche

Fine delle guerre puniche

Nel 202 avanti Cristo, Annibale, ritornato a Cartagine, venne sconfitto per la prima volta dalle legioni  romane. Annibale si salvò fuggendo con il suo esercito verso l'Egitto, la Siria, la Turchia. Cartagine rimase occupata dai romani.

Nel 146 avanti Cristo, dopo un lungo assedio, Cartagine fu distrutta dai romani ed finirono le tre guerre puniche. Fu scavato dai romani un lungo fossato, detto fossa regia, tra Algeria e Tunisia, per impedire che la Tunisia si unisse all'Algeria. In tal modo il territorio cartaginese fu chiamato con il nome di Africa dai romani.