Tipi di proposizioni subordinate
Le proposizioni subordinate, cioè quelle che dipendono da un'altra proposizione e non hanno significato da sole, posso essere di diversi tipi: relative, finali, causali, soggettive, oggettive, ecc.
Proposizioni subordinate relative
Una proposizione subordinata si dice relativa quando viene introdotta o da un pronome relativo ( che, il quale, la quale, i quali, le quali, chi, cui, chiunque, ecc) o da un avverbio relativo ( dove, donde, dovunque, comunque, ecc).
La marmellata è quella cosa che sta nei vasetti.
La proposizione subordinata:
che sta nei vasetti.
viene introdotta dal pronome relativo: che, di conseguenza la chiamiamo subordinata relativa.
Mi trovo nella casa in cui sono nato.
La proposizione subordinata:
in cui sono nato.
viene introdotta dal pronome relativo: cui, di conseguenza la chiamiamo subordinata relativa.
Attenti a non fare confusione tra il che congiunzione e il che pronome relativo.
Luigi sostiene che la Terra è rotonda.
La proposizione subordinata:
che la Terra è rotonda.
non è una proposizione relativa in quanto il che è una congiunzione e non un pronome relativo.
Mi trovo nella casa dove sono nato.
La proposizione subordinata:
dove sono nato.
viene introdotta dall'avverbio relativo: dove, di conseguenza la chiamiamo subordinata relativa.
La proposizione subordinata relativa può essere esplicita se usa un mondo indicativo, congiuntivo, condizionale; è implicita se usa il modo infinito o participio.
La marmellata è quella cosa che sta nei vasetti.
La proposizione subordinata:
che sta nei vasetti.
introdotta dal pronome relativo: che, ha il verbo: sta all'indicativo; di conseguenza la chiamiamo subordinata relativa esplicita.
Questa è una casa distante dal mare trecento metri.
La proposizione subordinata:
distante dal mare trecento metri.
è introdotta dal participio presente : distante; di conseguenza la chiamiamo subordinata relativa implicita; è relativa in quanto al posto di: distante posso mettere: che dista.
Ho mangiato delle patate fritte nell'olio di oliva.
La proposizione subordinata:
fritte nell'olio di oliva.
è introdotta dal participio passato : fritte; di conseguenza la chiamiamo subordinata relativa implicita; è relativa in quanto al posto di: che sono fritte posso mettere solo: fritte.
Proposizioni subordinate oggettive
Una proposizione subordinata si dice oggettiva quando l'intera proposizione può considerarsi come un complemento oggetto.
Luigi sostiene che la Terra è rotonda.
La proposizione subordinata:
che la Terra è rotonda.
è una proposizione oggettiva in quanto è retta tutta dal verbo: sostenere che è un verbo transitivo attivo; essa risponde alla domanda:
- che cosa sostiene Luigi?
Luigi sostiene:
che la Terra è rotonda.
La proposizione subordinata:
che la Terra è rotonda.
è una proposizione oggettiva, in quanto è come se fosse tutta un complemento oggetto.
La proposizione oggettiva viene retta da verbi sempre nella forma transitiva attiva che indicano:
1 - una affermazione o dichiarazione ( dire, affermare, narrare, scrivere, telefonare, rispondere, spiegare, negare, ripetere, riferire, promettere, dichiarare, ecc. ).
Luigi afferma che la Terra è rotonda.
La proposizione subordinata:
che la Terra è rotonda.
è una proposizione oggettiva in quanto è retta tutta dal verbo: affermare che è un verbo transitivo attivo e indica una affermazione.
2 - un ricordo o una percezione dei 5 sensi ( ricordare, dimenticare, capire, accorgersi, sentire, udire, vedere, ascoltare, ecc.).
Ti ricordo che oggi è il compleanno di Alessandra.
La proposizione subordinata:
che oggi è il compleanno di Alessandra.
è una proposizione oggettiva in quanto è retta tutta dal verbo: ricordare che è un verbo transitivo attivo e indica un ricordo o una percezione.
3 - un giudizio o un parere ( credere, ritenere, pensare, sapere, supporre, sospettare, ecc.).
Luigi ritiene che la Terra è rotonda.
La proposizione subordinata:
che la Terra è rotonda.
è una proposizione oggettiva in quanto è retta tutta dal verbo: ritenere che è un verbo transitivo attivo e indica un parere o un giudizio.
4 - una volontà o un desiderio ( volere, desiderare, ordinare, comandare, proibire, vietare, permettere, augurare, sperare, preferire, ecc.
Luigi vuole che Alessandra resti con lui.
La proposizione subordinata:
che Alessandra resti con lui.
è una proposizione oggettiva in quanto è retta tutta dal verbo: volere che è un verbo transitivo attivo e indica una volontà o un desiderio.
La proposizione subordinata oggettiva può essere esplicita se usa un mondo indicativo, congiuntivo, condizionale; è implicita se usa il modo infinito.
Luigi sostiene che la Terra è rotonda.
La proposizione subordinata:
che la Terra è rotonda.
ha il verbo: è all'indicativo; di conseguenza la chiamiamo subordinata oggettiva esplicita.
Luigi ritiene di essere il più bravo.
La proposizione subordinata:
di essere il più bravo.
ha il verbo: essere all'infinito; di conseguenza la chiamiamo subordinata oggettiva implicita.
Proposizioni subordinate soggettive
Una proposizione subordinata si dice soggettiva quando l'intera proposizione può considerarsi come un soggetto, cioè come colui che compie l'azione o di cui si parla.
Mangiare il pane è una cosa necessaria.
La proposizione subordinata:
Mangiare il pane
è una proposizione soggettiva in quanto è il soggetto della proposizione principale: è una cosa necessaria.
E' chiaro che sei stato tu.
La proposizione subordinata:
che sei stato tu.
è una proposizione soggettiva in quanto è il soggetto della proposizione principale: è chiaro.
La proposizione soggettiva viene retta da verbi che non hanno un soggetto e sono nella forma passiva o impersonale, come:
1 - verbo impersonale ( bisogna, occorre, conviene, accade, sembra, importa, capita, ecc. )
Conviene essere gentili.
La proposizione subordinata:
essere gentili.
è una proposizione soggettiva in quanto è il soggetto della proposizione principale: conviene.
2 - verbo preceduto da: si passivante ( si dice, si crede, si racconta, si afferma, si vieta, si teme, ecc.).
Si diceva che fosse arrivato.
La proposizione subordinata:
che fosse arrivato.
è una proposizione soggettiva in quanto è il soggetto della proposizione principale: cosi diceva.
3 - espressioni impersonali formate da un predicato nominale, costituite dal verbo: essere unito ad un aggettivo, sostantivo o avverbio ( è utile, è necessario, è giusto, è lecito, è tradizione, è tempo, sembra che, pare che, ecc).
A volte è necessario che tu stia in silenzio.
La proposizione subordinata:
che tu stia in silenzio.
è una proposizione soggettiva in quanto è il soggetto della proposizione principale: a volte è necessario.
La proposizione subordinata soggettiva può essere esplicita se usa un mondo indicativo o congiuntivo, introdotto di solito dalla congiunzione: che; è implicita se usa il modo infinito.
E' chiaro che sei stato tu.
La proposizione subordinata:
che sei stato tu.
è una proposizione soggettiva esplicita.
Tacere bisognava e andare avanti.
La proposizione subordinata:
Tacere
è una proposizione soggettiva implicita;
La proposizione subordinata:
e andare avanti.
è una proposizione soggettiva implicita, coordinata alla subordinata di 1° grado.
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