Monarchia, fascismo, repubblica

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Classe 5a della scuola superiore

 

 

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17 agosto 2009


L'Unità d'Italia si ha ufficialmente con la dichiarazione del Regno d'Italia il 17 marzo del 1861; infatti nel 2011 saranno festeggiati i 150 anni dello Stato italiano. Tuttavia in questi 150 anni si sono succeduti tre sistemi politici fondamentali: il sistema monarchico liberale, il sistema fascista, il sistema democratico repubblicano.

Lo stato liberale monarchico si basa sul concetto di nazione, cioè quel complesso di persone che hanno in comune una storia, una lingua una cultura e si sente legata da sentimenti di solidarietà nazionale.

Il sistema politico si basa sulla monarchia costituzionale nel quale il Re detiene il potere esecutivo e nomina i ministri, mentre il potere legislativo spetta al Parlamento i cui componenti vengono eletti non da tutto il popolo ma solo da alcuni cittadini dotati di un reddito elevato. 

Lo Stato Liberale è laico, con la separazione tra potere statale e potere religioso; gli individui sono liberi di portare avanti una condotta di vita ispirata ai principi dell'autonomia etica e spirituale. Ogni tentativo di imporre allo Stato un impianto legislativo riconducibile a principi filosofici o religiosi, diversi da quelli dell'autonomia del singolo rispettoso dell'autonomia altrui, è da considerarsi illiberale. 

Questo sistema politico ha inizio in Italia con lo Statuto albertino il 4 marzo 1848 e vi prosegue fino all'avvento del fascismo il 29 ottobre 1922. 

La fondazione dei Fasci di combattimento avviene a Milano  nel 1919; Mussolini promuove davanti alla sede de Il Popolo d'Italia una sottoscrizione a favore dell'impresa fiumana di Gabriele D'Annunzio. Con il congresso di Roma del 9 novembre 1921 il fascismo si trasforma da movimento in partito. 

Tra il 27 e il 31 ottobre 1922, avviene la marcia su Roma, quando un gruppo di camicie nere, il cui numero oscilla tra le 30.000 e le 300.000 persone, invade Roma partendo da diverse parti d'Italia. Il Re Vittorio Emanuele III, in virtù del sostegno di cui il fascismo gode presso gli alti ufficiali e gli industriali, che vedevano in Mussolini l'uomo forte che poteva riportare ordine nel paese, dà l'incarico a Mussolini di formare un nuovo governo di coalizione il 29 ottobre del 1922. 

Mussolini si presenta alle Camere con un governo di coalizione formato soprattutto da esponenti liberali, cattolici e da alcuni esponenti moderati dal Partito Fascista, ed ottiene la fiducia, dando origine al governo fascista.

Il fascismo è un sistema politico alternativo al capitalismo liberale e al comunismo; si basa su di una visione  politica e sociale che promuove la collaborazione tra le diverse classi sociali e la conciliazione tra i loro differenti interessi, rifiutando il principio della lotta di classe del comunismo e valorizzando la convivenza in armonia. 

Il fascismo sostiene il sistema economico del corporativismo, cioè un sistema in cui gli scambi ed i rapporti non sono regolati dalle leggi di mercato della domanda e dell'offerta ma da affinità sociali, culturali o familiari.

Il fascismo ha una visione dello Stato in senso totalitario, in cui lo Stato regola l'intera vita, anche privata, dei suoi cittadini.

Il sistema politico fascista prosegue in Italia fino all'avvento della democrazia repubblicana a seguito della seconda guerra mondiale. La seconda guerra mondiale vede contrapposti da una parte il sistema economico europeo, guidato dalla Germania e dall'altro il sistema economico americano, deciso ad occupare con le armi tutti gli stati del mondo. Nonostante gli sforzi sostenuti dal Giappone e dall'intera Europa, purtroppo la violenza degli Stati Uniti ha il sopravvento, e gli americani occupano militarmente il territorio italiano.

L'occupazione americana mette fine al sistema politico fascista dando origine al sistema democratico repubblicano. Questo sistema politico si basa sulla Costituzione della Repubblica Italiana, approvata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 ed entrata in vigore il primo gennaio del 1948.

La Costituzione rappresenta un compromesso tra il sistema liberista ed il sistema comunista; si basa su di un parlamento eletto dal popolo, indipendentemente dal sesso e dal ceto sociale; il Parlamento approva le leggi, il potere esecutivo è esercitato dal governo; il Presidente della Repubblica firma le leggi approvate dal Parlamento.

Nel sistema democratico repubblicano si sostengono i diritti civili: libertà della persona, libertà di parola, pensiero e fede, diritto alla proprietà, diritto di concludere contratti, diritto alla giustizia.

Si sostengono i diritti politici: diritto a partecipare al processo politico come membro di un corpo investito di autorità politica o come un elettore dei membri di tale corpo.

Si sostengono i diritti sociali: diritto a un minimo di benessere economico e sicurezza, diritto di vivere secondo gli standard prevalenti nella società.

 


 

Monarchia, fascismo, repubblica

agosto 2009

   

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