Il moto accelerato
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Moto accelerato
La velocità si calcola con la formula:
cioè la velocità v è uguale a spazio diviso tempo. Unità di misura della velocità è il m/s, cioè il metro al
secondo.
Il movimento di un corpo in fisica si chiama moto.
Se la velocità resta costante nel tempo il moto si chiama uniforme. Se il moto è rettilineo e la velocità resta costante nel tempo, il moto si chiama moto rettilineo uniforme.
A volte la velocità non resta costante; la velocità può, quindi, aumentare o diminuire, nel tempo considerato, cioè si ha una variazione di velocità, che si chiama accelerazione.
Per calcolare la accelerazione, cioè la variazione di velocità, occorre considerare due istanti di tempo, cioè il tempo iniziale e il tempo finale.
Indichiamo con t1 il tempo iniziale, cioè anno, giorno, ora, minuto, secondo; diciamo la partenza.
Indichiamo con t2 il tempo finale, cioè anno, giorno, ora, minuto, secondo; diciamo l'arrivo.
Mi calcolo la differenza tra i due tempi:
differenza = t2- t1
La parola differenza la indichiamo con la lettera ∆ che sarebbe la lettera d
maiuscola dell'alfabeto greco e si chiama delta. ∆
= t2- t1 leggo: delta uguale ti due
meno ti uno. Per indicare che si tratta di una differenza di
tempo metto al delta il pedice t, cioè la t in basso; quindi ho:
∆t = t2- t1 leggo: delta ti uguale ti due
meno ti uno. Considero ora la velocità iniziale, cioè la velocità al tempo t1;
la indico con v1 Considero, poi, la velocità finale, cioè la
velocità al tempo t2; la indico con v2
Mi calcolo la differenza di velocità tra i due tempi:
differenza = v2- v1
Al posto di differenza di velocità metto ∆v ed ottengo:
∆v = v2- v1
leggo: delta vu uguale vu due meno vu uno.
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