Orientamento scolastico

       data di oggi:
Classe 5a superiore, scuola secondaria di  2° grado

 

La scuola come la conosciamo oggi si divide in alcune parti fondamentali, in base alla età degli studenti.

Prima del 1800, la scuola, come la intendiamo oggi, non esisteva ancora.

Fu tra il 1805 e il 1810, ad opera di Napoleone Bonaparte, che venne introdotto in Italia l'obbligo scolastico, cioè la istituzione scuola come la intendiamo oggi, cioè un fabbricato piuttosto grande, con molte aule, molti professori e molti studenti.

 

La scuola di oggi

Oggi la scuola la conoscono tutti. Ad essa devono andare tutti i bambini, sia alla scuola materna, diciamo dai sei anni di età in poi, sia alla scuola elementare; segue poi la scuola media, obbligatoria per tutti; segue poi la scuola superiore, detta anche liceo o istituto tecnico o istituto professionale. La scuola superiore è obbligatoria fino all'età di 18 anni, anche se non tutti gli studenti riescono ad ottenere il diploma con gli esami di Stato, detti anche esami di maturità.

Dopo la maturità segue la Università degli studi con le diverse Facoltà; la Facoltà universitaria indica un indirizzo di studio come Ingegneria, Medicina, Architettura, Matematica, Fisica ecc.

 

La scuola superiore

La scuola superiore è quella che segue la scuola media; a fine anno della terza media vi è un esame che ha valore legale, cioè un esame che consente sia la partecipazione ad alcuni concorsi statali, sia il proseguimento degli studi nella scuola superiore.

La scuola superiore va scelta in base alle possibilità economiche e ai propri desideri. Non è semplice la scelta, in quanto non in tutte le città è presente una scuola superiore; inoltre, anche nelle grandi città, vi sono enormi distanze da compiere ogni mattina, prima di raggiungere la scuola scelta.

Per cui, a volte, se si desidera una scuola bella, tipo la scuola di ballo o la scuola di educazione fisica, non si capisce molto su cosa fare.

In alcune nazioni esistono le classi sociali, cioè le varie famiglie si distinguono in base agli euro che hanno, per cui un ragazzo o ragazza di una certa classe sociale, per esempio molto ricca, non può seguire una scuola destinata alle classi sociali povere, e viceversa. In Italia avviene la stessa cosa, ma ci si accorge quando si sbagliano le scelte personali.

Parliamo dapprima del liceo; un tempo esisteva il liceo classico e non esisteva il liceo scientifico; oggi esistono due scuole superiori abbastanza difficili, cioè con materie tipo latino, per liceo scientifico e liceo classico, e lingua greca per il solo liceo classico.

Non è che queste due scuole siano destinate ai ricchi, in quanto anche un ragazzo povero vi si può iscrivere; ovviamente non otterrà la iscrizione nella sezione dei ricchi, cioè la sezione con i professori ricchi, ma verrà iscritto in una sezione con professori poveri, per cui alla fine del percorso scolastico, i voti ottenuti saranno molto bassi. I voti condizionano il lavoro futuro; infatti un basso voto non consente di essere nei primi posti quando si entra nel mondo del lavoro; inoltre un basso voto non consente di avere voti alti quando ci si iscrive alla Università degli Studi. In pratica è tutta una catena; chi ha voti alti nella scuola elementare, può sperare di avere voti alti nella scuola media; chi ha voti alti nella scuola media può sperare di avere voti alti nella scuola superiore, chi ha voti alti nella scuola superiore può sperare di avere voti alti alla Università.

Per cui, se ci si rende conto che nella scuola media un ragazzo ha ottenuto voti bassi in molte materie, è bene proseguire negli istituti professionali. Anche gli istituti professionali hanno materie difficili, ma il percorso prevede alcune ore di laboratorio, cioè ore di lavoro manuale, dove è necessaria una abilità manuale e non è necessaria la conoscenza di molte materie; anzi, a volte, chi è bravo nelle materie teoriche può trovare difficoltà nelle materie pratiche e viceversa.

Chi si trova a scegliere tra liceo classico e liceo scientifico dovrebbe avere di vista anche la facoltà da scegliere dopo la scuola superiore, cioè il tipo di laurea. La migliore scuola, di solito, è quella scelta dai propri genitori e propri parenti prossimi, cioè zii e zie, nonni e nonne. Un buon ingegnere trova facilmente il lavoro e il successo se ha parenti che svolgono il lavoro di ingegnere ed architetto; un buon medico trova facilmente il lavoro e il successo nella vita se ha parenti che svolgono il lavoro di medico o infermiere; un buon avvocato trova facilmente il lavoro e il successo nella vita se ha parenti che svolgono il lavoro di avvocato o sono impiegati nei tribunali. Similmente per gli altri lavori, un buon muratore trova facilmente il lavoro e il successo nella vita se ha parenti che svolgono il lavoro di muratore, falegname, intonacatore, pittore di muri, piastrellista, cioè nel campo edilizio. Un operaio trova facilmente il lavoro se vive in una famiglia di operai. In Italia è quasi impossibile scalare la classe sociale, cioè passare da una classe sociale povera ad una classe sociale ricca; il viceversa è possibile, anche se avviene di rado, cioè un famiglia ricca, se non fa le scelte adeguate, si può impoverire facilmente e scendere di livello come classe sociale.

Quindi un primo consiglio è quello di seguire i suggerimenti dei propri genitori e dei propri parenti. Poi occorre tenere presenti i propri desideri; cioè se una scuola non ci piace è meglio non sceglierla; se non ci piacciano le lingue straniere non ha senso scegliere un liceo linguistico, e successivamente una laurea in lingue, anche se i propri genitori sono professori di inglese o di francese. Se non ci piace medicina non ha senso scegliere un liceo classico, dove vi è come materia la lingua greca, molto utile per una laurea come medico o come infermiere.

Se la matematica non ci piace, non ha senso scegliere il liceo scientifico o un istituto tecnico; è preferibile scegliere una scuola professionale, dove vi sono alcune ore dedicate al laboratorio cioè al lavoro manuale.

 

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prof. Pietro De Paolis


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