Ecologia e ambiente

 

Le reazioni chimiche sono molto pericolose. Non si possono fare reazioni chimiche da soli, ma serve un laboratorio chimico ben attrezzato, diversi operatori presenti in laboratorio, per gli eventuali soccorsi di emergenza; serve un medico disponibile 24 ore su 24; serve un buon ospedale per i soccorsi di emergenza.

Purtroppo i morti sul lavoro sono molti; le cause sono la inesperienza del lavoratore, cioè non sempre il lavoratore si è istruito in modo adeguato sui pericoli che corre.

L'esempio classico è quello del fumatore; si lavora, ci si stanca, si prende un caffè o si fuma una sigaretta. Va sempre tutto bene.

Poi un giorno ti trovi a pulire un serbatoio, ovviamente è vuoto. Ma sembra che sia vuoto; all'interno si possono formare dei gas esplosivi. Se non fumi ti salvi, forse, ma non è detto. Basta accendere una sigaretta, il serbatoio esplode prima ancora di pulirlo. Muore l'operaio fumatore, ma possono subire conseguenze nefaste anche gli altri operai vicini. Poi, siccome si usa costruire molti serbatoi a poca distanza, l'urto dello scoppio può causare danni nelle vicinanze con altre esplosioni o fuoriuscite di gas nocivi nell'aria e nell'ambiente.

Vi è, quindi, il pericolo che la produzione sia nociva sia per l'operaio sia per le persone vicine.

Poi vi sono sulla terra sostanze nocive; in alcune parti della terra vi sono deserti immensi e enormi distese di sabbia, come alle pendici dei monti più alti del mondo, cioè le catene di monti dell'Himalaya, tra cui il Monte Everest.

A sud dei monti suddetti si estendono fertili pianure; a nord dei monti suddetti si estendono pianure nocive per l'umanità; montagne di sabbia che il vento solleva in alto. Se qualcuno ha fatto delle prove di bombe nucleari, cioè di bombe che usano sostanze radioattive, quella sabbia il vento la porta in alto nelle nubi e la trascina a molta distanza, disseminando la morte anche in territori abitati e fertili.


Cimica organica


La sostenibilità

Un procedimento industriale o una qualunque attività umana si dice sostenibile dal punto di vista ambientale se non causa danni elevati al territorio circostante o all'intero pianeta terra. Purtroppo la politica entra in tutti i settori; il settore dell'ambiente e del territorio è molto politicizzato; vi sono leggi buone e leggi cattive. In Italia e in Europa la politica usa l'ecologia per impedire lo sviluppo sano delle nazioni europee.

Vi sono interi partiti politici, come il movimento dei verdi o il movimento 5 stelle in Italia, che usano la ecologia come arma impropria; difficile è distinguere il punto dove si trova la ecologia buona, cioè la ecologia che tutela il territorio ed la ecologia usata per impedire lo sviluppo dello stesso territorio o per chiedere sovvenzioni statali non dovute per quello stesso territorio.

La sostenibilità va intesa secondo tre elementi, cioè sostenibilità economica, sostenibilità ambientale, sostenibilità sociale. La sostenibilità economica riguarda la capacità di generare reddito e lavoro. La sostenibilità ambientale riguarda le risorse naturali, con lo scopo di non essere deteriorate o distrutte per sempre. La sostenibilità sociale riguarda le condizioni di benessere dell'umanità, sia benessere fisico cioè benessere di salute, sia altri aspetti della vita sociale come la istruzione, la sicurezza, la giustizia, la democrazia.

Se i tre elementi considerati, cioè ambiente, economia e sociale sono realizzati in un processo produttivo, allora l'intero processo è sostenibile.

Quando, invece, è realizzato solo l'aspetto dell'ambiente e l'aspetto economico, il processo si dice realizzabile, ma non sostenibile, in quanto manca l'aspetto sociale.

Quando, invece, fosse realizzato solo l'aspetto dell'ambiente e l'aspetto sociale, il processo si dice vivibile, ma non sostenibile, in quanto manca l'aspetto economico.

Quando, invece, è realizzato solo l'aspetto sociale e l'aspetto economico, il processo si dice equo, cioè equilibrato e giusto, ma non sostenibile, in quanto manca l'aspetto dell'ambiente.

E' stato ideato un modo burocratico per valutare la sostenibilità; vi sono due aspetti: la Valutazione Ambientale Strategica, detta anche VAS, e la Valutazione di Impatto Ambientale, detta anche VIA, nel senso di sigla e non di strada.

La Valutazione Ambientale Strategica, detta anche VAS, riguarda i piani urbanistici nazionali, regionali e comunali.

La Valutazione di Impatto Ambientale, detta anche VIA, riguarda un singolo progetto.

 

Agenda 2030

Nel 2015 l'Organizzazione delle Nazioni Unite, detta ONU, ha approvato 17 obiettivi  di sviluppo sostenibile, da raggiungere entro l'anno 2030, e cioè i seguenti:

Obiettivo 1: Sconfiggere la povertà

Obiettivo 2: Sconfiggere la fame

Obiettivo 3: Salute e benessere

Obiettivo 4: Istruzione di qualità

Obiettivo 5: Parità di genere

Obiettivo 6: Acqua pulita e servizi igienico-sanitari

Obiettivo 7: Energia pulita e accessibile

Obiettivo 8: Lavoro dignitoso e crescita economica

Obiettivo 9: Imprese, innovazione e infrastrutture

Obiettivo 10: Ridurre le disuguaglianze

Obiettivo 11: Città e comunità sostenibili

Obiettivo 12: Consumo e produzione responsabili

Obiettivo 13: Lotta contro il cambiamento climatico

Obiettivo 14: Vita sott’acqua

Obiettivo 15: Vita sulla Terra

Obiettivo 16: Pace, giustizia e istituzioni solide

Obiettivo 17: Collaborazioni per rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare la collaborazione mondiale per lo sviluppo sostenibile.

Esiste una traduzione in lingua italiana dei 17 obiettivi da raggiungere e si trova in questa pagina:

Obiettivi e strumenti di attuazione

 

 

 

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