Ecologia e ambiente
Le reazioni chimiche sono molto pericolose. Non si possono fare reazioni
chimiche da soli, ma serve un laboratorio chimico ben attrezzato, diversi
operatori presenti in laboratorio, per gli eventuali soccorsi di emergenza;
serve un medico disponibile 24 ore su 24; serve un buon ospedale per i soccorsi
di emergenza.
Purtroppo i morti sul lavoro sono molti; le cause sono la inesperienza del
lavoratore, cioè non sempre il lavoratore si è istruito in modo adeguato sui
pericoli che corre.
L'esempio classico è quello del fumatore; si lavora, ci si stanca, si prende un
caffè o si fuma una sigaretta. Va sempre tutto bene.
Poi un giorno ti trovi a pulire un serbatoio, ovviamente è vuoto. Ma sembra che
sia vuoto; all'interno si possono formare dei gas esplosivi. Se non fumi ti
salvi, forse, ma non è detto. Basta accendere una sigaretta, il serbatoio
esplode prima ancora di pulirlo. Muore l'operaio fumatore, ma possono subire
conseguenze nefaste anche gli altri operai vicini. Poi, siccome si usa costruire
molti serbatoi a poca distanza, l'urto dello scoppio può causare danni nelle
vicinanze con altre esplosioni o fuoriuscite di gas nocivi nell'aria e
nell'ambiente.
Vi è, quindi, il pericolo che la produzione sia nociva sia per l'operaio sia per
le persone vicine.
Poi vi sono sulla terra sostanze nocive; in alcune parti della terra vi sono
deserti immensi e enormi distese di sabbia, come alle pendici dei monti più alti
del mondo, cioè le catene di monti dell'Himalaya, tra cui il Monte Everest.
A sud dei monti suddetti si estendono fertili pianure; a nord dei monti suddetti
si estendono pianure nocive per l'umanità; montagne di sabbia che il vento
solleva in alto. Se qualcuno ha fatto delle prove di bombe nucleari, cioè di
bombe che usano sostanze radioattive, quella sabbia il vento la porta in alto
nelle nubi e la trascina a molta distanza, disseminando la morte anche in territori
abitati e fertili.
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