Il pianto
Il pianto
Il pianto è una situazione in cui dagli occhi scendono le lacrime, cioè un liquido denso che lubrifica l'occhio in situazioni normali. Quando avviene una situazione straordinaria il liquido è abbondante e scende dall'occhio sulla guancia.
La situazione particolare precede il pianto; infatti quando ci si trova in situazione di pericolo o di una forte emozione, anche positiva, cioè situazione di forte piacere, la lubrificazione dell'occhio dapprima si arresta per alcuni istanti e poi tutto il liquido accumulato esce in abbondanza dall'occhio sotto forma di lacrima.
Nei bambini il pianto oltre alle lacrime genera un forte grido, che richiama l'attenzione dei presenti.
Le donne sono come i bambini, dalla nascita fino alla morte; per cui piangono molto spesso, specie nel periodo del ciclo mestruale, se non sono incinte. Il maschio adulto, invece, è stato educato a risolvere le situazioni di pericolo; in tal modo salva se stesso, la propria donna, i propri figli, i propri genitori; di conseguenza un maschio adulto non perde il tempo a piangere, in quanto sa bene che nessuno verrà in suo soccorso; il maschio adulto, appena nota una situazione di pericolo si ferma e cerca di risolverla subito, senza piangere inutilmente.
In ogni caso, sia nel maschio adulto che nella donna adulta, il pianto non va fermato, anzi è preferibile piangere un poco per diminuire la pressione sanguigna e favorire il rilassamento.
Pianto dei bambini
Nessun genitore nasce con la esperienza di genitore; per cui spesso si vedono per strada bambini piangere, mentre la mamma che le sta accanto non riesce a capire il motivo del pianto e non sa risolvere la situazione.
La situazione di dolore del neonato avviene quando ha fame, quando ha sonno, quando deve fare la pipì o la cacca. Per cui a volte occorre cambiare il pannolino; a volte occorre lavare il bambino, a volte occorre dargli da mangiare.
Poi quando spunta un dente la gengiva si spacca, esce del sangue in bocca, accompagnato da forte dolore e dal pianto, seguito a volte da diarrea. Normalmente il dolore passa subito.
A volte il bimbo piange perché ha voglia di dormire; per facilitare il sonno è bene darli in mano un oggetto leggero e voluminoso, tipo una sottanina, un asciugamano, un pupazzetto morbido; cioè una cosa che piace al bimbo e che lo possa tenere stretto mentre si addormenta. Anche la compagnia di un genitore o di un fratello più grande facilita il sonno, in quanto tranquillizza il bimbo.
Domanda al professore di Chimica e Scienze
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