La linfa
Il sistema linfaticoIl sangue è formato da una parte liquida costituita da acqua; nel sangue vi sono alcune cellule di colore rosso; queste cellule si chiamano globuli rossi. Nel sangue vi sono alcune cellule di colore bianco; queste cellule si chiamano globuli bianchi. Nel sangue vi sono le piastrine; le piastrine fanno solidificare il sangue quando esso esce dalle ferite. Quando il sangue arriva in un tessuto o in un organo lo scambio di sostanze non avviene direttamente ma avviene mediante un liquido che si trova tra l'arteria che contiene il sangue e il tessuto o l'organo da irrorare; questo liquido è detto linfa; la linfa circola in un sistema linfatico che possiamo dire parallelo al sistema del sangue, che è detto sistema sanguigno. La linfa è un liquido trasparente, a volte di colore giallo; è costituita in buona parte da acqua, ma contiene linfociti, proteine, grassi, elettroliti. I linfociti sono cellule che fanno parte del sistema immunitario, cioè del sistema che consente di generare gli anticorpi, cioè coloro che riconoscono le sostanze estranee all'organismo, dette antigeni. Le proteine sono degli insiemi di grandi molecole che hanno diverse funzioni e forme, in base al tessuto o cellula in cui si trovano. I grassi, detti anche lipidi, sono costituiti da cellule oleose che non si sciolgono nell'acqua, ma galleggiano nell'acqua. Quando il sangue ben ossigenato arriva in un tessuto o un organo viene trasportato da una arteria; l'arteria diventa molto sottile ed è detta capillare. Una volta irrorato il tessuto o l'organo questo capillare viene detto vena, cioè contiene sangue non più ben ossigenato come quello dell'arteria; poi questo sangue venoso andrà a finire nei polmoni, tramite il sistema sanguigno. La maggior parte del sangue arterioso, circa il 90%, va a finire nella vena, e quindi si chiama sangue venoso. Una piccola parte, circa il 10%, resta nel tessuto o organo e si chiama liquido interstiziale. Questo liquido interstiziale costituisce la linfa, che va a finire nel circuito linfatico. I piccoli vasi che contengono la linfa sono detti capillari linfatici; questa linfa va poi a finire nei vasi linfatici, cioè dei lunghi tubi che contengono la linfa. Non esiste un altro cuore che spinge questa linfa nei vasi linfatici, ma la forza per muovere la linfa è dovuta sia alla pulsazione o battito delle arterie e sia alla contrazione dei muscoli presenti nel tessuto o organo da cui parte la linfa. Il vaso linfatico è costituito da una serie di valvole che si aprono e si chiudono e consentono solo la fuoriuscita della linfa dal tessuto e impediscono il ritorno indietro della linfa nel tessuto o organo da cui è partita. La linfa poi va a finire in punti diffusi su tutto il corpo in cui si uniscono i vasi linfatici; questi punti di unione dei vasi linfatici sono detti linfonodi, cioè punti di unione di vasi linfatici. In ciascun linfonodo ci sono vasi linfatici che entrano nel nodo e vasi linfatici che escono dal nodo. La porta attraverso la quale entrano ed escono i vasi linfatici è detta ilo. Il linfonodo è un piccolo organo in cui entrano i capillari arteriosi ed escono i capillari venosi. La linfa esce poi purificata dal linfonodo, attraverso un piccolo tubo detto vaso efferente e va a finire, attraverso un vaso linfatico più grande, nel sangue.
Sclerosi multiplaLa sclerosi multipla è una malattia rara, cioè colpisce poche persone. In una città di 100 mila abitanti, ci può essere un solo caso, se ci si trova in una zona calda, cioè molto vicini all'equatore; ci possono anche essere 100 casi, su 100 mila abitanti, cioè lo 0,001%, se la zona in cui ci si trova è fredda.
Non è una malattia contagiosa, cioè non si tratta di virus, ma si tratta di genoma, cioè si nasce da genitori predisposti o si nasce in luoghi che favoriscono la esistenza della sclerosi multipla. Attualmente, nel 2021, non esistono farmaci che curano la malattia; quindi la malattia è incurabile. I sintomi della sclerosi si possono confondere con quelli di altre malattie che causano intensi dolori, sino alla perdita di conoscenza. Praticamente avviene che il dolore alle ossa, ai nervi, a tutto il corpo è molto intenso. Il dolore, in natura, indica a noi che qualcosa in un punto in cui sentiamo il dolore, sta andando storta. Se è un dente che ci duole, inizia un dolore forte che parte dal dente, ma coinvolge tutta la testa, il cervello, le labbra. Il cervello umano è come un computer o tablet o smartphone. Quando una parte del corpo sente un dolore, tramite il sistema nervoso, cioè quell'insieme di nervi che collegano tutti i punti del nostro corpo al cervello, trasmette al cervello un segnale di allarme. Se una persona è malata di sclerosi questo allarme parte dall'organo che sta subendo il dolore, ma non riesce ad arrivare al cervello in tempo utile e in sincronismo, in quanto il circuito elettrico che fa arrivare il segnale di allarme va in tilt, cioè si blocca, a causa del deterioramento delle cellule nervose che compongono il lungo percorso che il segnale deve fare. Il malato di sclerosi ha il problema delle gambe e dei piedi; un dolore alle gambe, ai piedi, al ginocchio, da bambini deve percorrere una lunghezza tra circuito di andata e circuito elettrico di ritorno di circa uno o due metri. Quando si diventa adulti, con una altezza di 1,80 metri, il circuito deve fare un percorso, dai piedi al cervello, di oltre due metri in andata ed altri due metri in ritorno. Sono circa 4 metri di cellule nervose, che non sono più giovani, come nella nascita, ma dopo i 40 anni, sono ormai logorate dai vari sforzi fatti nella infanzia e nella gioventù. La conseguenza per il malato è che si perde il controllo dei piedi e delle gambe; se ci si trova per strada, si barcolla e si cade per terra, con rischio sia della rottura del femore, sia di essere investiti da auto in corsa nelle strade cittadine. Ovviamente l'autista dell'auto bestemmia contro il malato di sclerosi e lo prende in giro in quanto a 40 anni, non riesce ancora a camminare e barcolla come un bambino.
Gli occhi
Gli occhi sono fondamentali per noi; non solo per leggere e scrivere, ma anche per camminare, infatti dobbiamo vedere la strada. I comandi nervosi che partono dall'occhio devono arrivare veloci e subito al cervello, cioè in sincronismo con quello che vediamo. Nel malato di sclerosi, da giovane va tutto bene; quando arriva sui 40 anni inizia a mancare il coordinamento tra occhio e cervello, tra mano e cervello. Se uno sa scrivere con la penna a biro, non riesce nemmeno più a firmare, in quanto la vista si annebbia, si vedono doppie immagini, la penna va per fatti suoi. In questi casi lo smartphone e il computer sono di aiuto, per il malato di sclerosi, in quanto con la tastiera intelligente, le parole da scrivere ci vengono suggerite.
Suggerimenti
Lo stile di vita per ottenere la guarigione o non cadere nella malattia, è importante. Per stile di vita si intende l'ambiente famigliare in cui si vive, cioè parenti ed amici che incontriamo ogni giorno; lo stile di vita è composto anche dal luogo in cui si vive; cioè se fa caldo, vi è molta aria, si sta in un ambiente con poche persone, non si usa la mascherina, che fa diminuire l'apporto di ossigeno al cervello, cioè si respira aria pulita ed in abbondanza, la malattia della sclerosi non progredisce e non si genera in un corpo sano. Infatti il cervello è ben ossigenato ed il segnale elettrico che parte da un muscolo arriva subito al cervello, attraverso il midollo osseo, che si trova all'interno della spina dorsale. Vivendo, invece, in un ricco castello, dalle mura molto umide, su cui vi è una infinità di germi, che riposavano in pace da secoli, con la presenza umana o con l'accendere di una stufa, l'aria si riscalda e fa evaporare germi e virus dalle muratura. Germi che vanno a finire nel naso inquinando l'aria che respiriamo; in tal modo lo stile di vita peggiora, e il malato di sclerosi tarda a guarire e peggiora la sua situazione. Lo stile di vita è anche alimentazione. Santo limone! Il limone è fondamentale nella dieta, in quanto aiuta a digerire ed uccide tutta una serie di germi e batteri che si trovano nella trachea, cioè nel condotto in cui passa l'aria che respiriamo e nell'esofago, cioè il condotto su cui passa il cibo che mangiamo cibo. Il limone è un albero che cresce in un clima caldo; se il clima è freddo il limone si ricopre di muffa e peggiora la situazione, cioè non va assolutamente mangiato. Se manca il limone nella dieta il circuito elettrico non funziona bene; basta prendere un limone, infilare un pezzo di rame da un lato e un pezzo di zinco dall'altro; mettere un filo e una piccola lampadina e si vede accendersi una fioca luce. Il limone è una piccola pila che noi ci mangiamo per nutrire i nostri nervi. La plastica è un ottimo isolante, al pari della gomma e del caucciù; il caucciù è un lattice che si trova all'interno di alcune piante africane; da esso si ricava la gomma, che è un ottimo isolante. Anche alcuni grassi animali si comportano da isolanti. Una buona dieta deve contenere anche isolanti naturali, cioè cibi che si comportano da isolanti. Una dieta equilibrata mantiene in vita le cellule nervose e i segnali elettrici raggiungono il cervello senza causare danni al sistema nervoso. Nel malato di sclerosi manca un isolamento adeguato, per cui avvengono delle piccole scintille che bruciano i nervi, lasciando delle placche, cioè piccole cicatrici, caratteristiche della sclerosi multipla, detta anche sclerosi a placche. Ovviamente serve l'aiuto di un buon medico per affrontare la sclerosi in modo adeguato; le nozioni di internet servono per aiutare il medico laureato e specializzato; non lo possono sostituire.
CeliachiaLa celiachia è una allergia al grano. Sono molto poche le persone che soffrono di celiachia; tuttavia, poiché il grano, la farina di grano, la pasta, il pane, la pizza, e altri alimenti molto comuni, fanno parte di una sana alimentazione, il fatto che una persona diventa allergica al grano, e quindi diventa celiaco, causa sia danni fisici alla persona malata, sia danni economici, in quanto gli alimenti adatti per i celiaci, cioè senza glutine, sono costosi, in quanto non vengono prodotti su larga scala. Il glutine è una proteina, cioè una sostanza nutritiva fondamentale per il corpo umano. I cereali come il frumento, detto anche grano, contengono molto glutine. Il chicco di grano non è tutto digeribile; infatti nel mulino si toglie la parte esterna del chicco di grano, che è di colore giallastro, e si chiama crusca; la crusca non è adatta per l'alimentazione umana, ma è adatta per gli animali da allevamento, tipo le galline. Il chicco di grano si raccoglie in estate, verso giugno, quando con il caldo la pianta di frumento secca. Purtroppo in alcuni luoghi il caldo manca, come nel Nord Italia e in Canada e negli Stati Uniti del Nord. Per cui si usa buttare delle medicine sulla pianta, per farla seccare subito, onde raccogliere i chicchi, cioè fare la mietitura del grano. A causa di interessi economici di alcune regioni della nostra Italia settentrionale, la dieta mediterranea è stata notevolmente modificata. Si è voluto diffondere l'alimentazione mediterranea a popolazioni non adatte situate sia in Asia, sia in America, sia in Africa. Per cui è aumentata la richiesta sia di prosciutti, cioè alimenti di carne di maiale conservati a temperatura ambiente, sia di pasta, prodotta con grano duro, cioè il grano prodotto nel Sud Italia, quello che secca e diventa duro e secco, con il caldo di giugno. Questo ha causato sia la epidemia di corona virus nel 2020 sia la celiachia, cioè l'allergia al grano. Purtroppo il sistema industriale del nord Italia ha dato come alimento all'uomo, in questi ultimi anni, alimenti adatti solo agli animali. Si chiama integrale, quale fosse un pregio, la farina con grandi percentuali di crusca, muffa, parassiti, medicinali, tipo glifosato, cioè un diserbante. Il chicco di grano si conserva naturalmente in un luogo secco del sud Italia per una intera stagione, cioè da giugno a giugno. In ambiente freddo e umido il chicco ammuffisce; per cui la crusca, cioè la parte esterna del chicco va comunque tolta, in modo da ottenere la farina pura, cioè la parte bianca interna del chicco di grano. Cosa difficile da ottenere oggi, in quanto la maggior parte del grano consumato in Italia proviene dal Canada. Nel Nord America coltivano il grano a livello industriale con bassi prezzi; poi lo mettono sulle navi, cioè in un ambiente nocivo per il grano, e lo portano qui in Italia. Difficile seguire il percorso. Per cui se mangiamo un prosciutto vi possiamo trovare del grano nella parte bianca che dovrebbe essere grasso animale, cosa che invece non è, in quanto si usa amido, cioè quella parte di grano che non si riesce a macinare al mulino, e va quindi data agli animali o usata nello stirare le camicie. Per tutta questa serie di fattori molte persone diventano allergiche al grano, cioè diventano celiache. L'intestino del celiaco non riesce più a digerire il grano. Con il limone e gli agrumi, consumati abitualmente, si può evitare che si sviluppino dei lieviti, cioè delle colonie di microrganismi che si gonfiano nello stomaco e nell'intestino, impedendo la digestione della pasta e del pane. Non sempre basta il limone. Occorre a volte l'aiuto di un buon medico per risolvere il problema.
Organismo Geneticamente Modificato
Domanda al professore di Chimica e Scienze
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