Per amplificatore differenziale si intende un circuito in grado di amplificare la differenza tra due segnali applicati in ingresso.
Gli ingressi sono due: un primo ingresso si chiama ingresso
invertente e si indica col segno meno -. Questo vuol dire che il segnale in uscita è sfasato di 180° rispetto al segnale applicato sul morsetto invertente. Il secondo ingresso si chiama non invertente e si indica col segno più +. Questo vuol dire che il segnale in uscita è in fase con il segnale applicato in ingresso, sul morsetto non invertente.Il simbolo di un amplificatore differenziale è il seguente.
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Simbolo elettrico dell'amplificatore differenziale |
L'amplificatore differenziale può essere realizzato utilizzando i transistor bipolari BJT, oppure i FET, oppure un solo circuito integrato in cui è presente uno o più amplificatori differenziali.
Si dice amplificatore operazionale un amplificatore che ha come primo stadio di ingresso un amplificatore differenziale, secondo il seguente schema a blocchi:
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Schema a blocchi di un amplificatore operazionale |
Si dice amplificatore operazionale perché è in grado di effettuare alcune operazioni matematiche. Dallo schema elettrico possiamo notare che ad un normale amplificatore differenziale è stato aggiunto un amplificatore di tensione, che è di tipo lineare, con un adattatore di impedenza; l'adattatore di impedenza fa in modo che la potenza trasferita in uscita, che va dall'amplificatore al carico che la utilizza, sia la massima possibile.
D'ora in avanti parleremo dell'amplificatore operazionale, senza mai dimenticare che si tratta di un amplificatore differenziale, di un amplificatore, cioè, che fa la differenza dei due segnali applicati in ingresso.
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