Le equazioni
Matematica utile Le equazioni sono delle espressioni con la lettera x o y o z. Se scrivo: 5+3=8 Si tratta di una espressione. Se scrivo: 5+x=8 si tratta di una equazione in quanto compare la lettera x che
non va confusa con il segno della moltiplicazione, cioè il per. La x indica un
numero sconosciuto, cioè incognito. La lettera x si chiama incognita della
equazione. Risolvere una equazione vuol dire calcolare il valore della
incognita x. Se ho l'equazione: 5+x=8 Devo trovare un numero che sommato al 5 ci dia 8; ovviamente a
mente sappiamo che il numero è 3; infatti: 5+3=8 Ma ci servono delle regole valide per tutte le equazioni. Le equazioni ci servono per risolvere alcuni problemi nei
quali conosciamo molte grandezze, cioè molti numeri, e ci manca un solo numero che
non conosciamo e che vogliamo calcolare. In realtà alcune equazioni le conosciamo da quando abbiamo
studiato le proporzioni. Esempio Data la proporzione: 4:2=6:x trovare il valore della incognita x. Soluzione Sappiamo già che x=3, ma dobbiamo sfruttare la prima proprietà
fondamentale delle proporzioni, cioè: In ogni proporzione il prodotto dei medi è uguale al prodotto
degli estremi. Considero la proporzione: 4:2=6:x i medi sono 2 e 6; ho: 2
· 6 = 12 Gli estremi sono 4 e x; ho: 4
· x = 12 essendo il prodotto dei medi uguale al prodotto degli estremi;
per trovare la x, divido per 4 primo e secondo membro ed ottengo:
Quindi x=3 come sapevamo già. Se, quindi, scrivo: 4
· x = 12 si tratta di una equazione in quanto compare una lettera x e
altri numeri. Mentre nella proporzione i numeri sono sempre quattro, cioè due
medi e due estremi, nelle equazioni i numeri possono essere molti oppure
inferiori a quattro. Diamo ora dei nomi alle parti che
costituiscono una equazione. Se ho l'equazione: 5+x=8 considero il simbolo = (uguale),
si dice 1° membro dell'equazione tutti i numeri e le lettere che si trovano
prima del simbolo di eguaglianza, cioè prima di = Se ho l'equazione: 5+x=8 il 1° membro è 5+x Si dice 2° membro dell'equazione
tutti i numeri e le lettere che si trovano dopo il simbolo di eguaglianza, cioè
dopo = Se ho l'equazione: 5+x=8 il 2° membro è 8 Quindi in ogni equazione il primo membro è sempre uguale al
secondo membro. Le regole di ogni equazione sono le seguenti; ogni regola si
chiama principio. 1° principio di equivalenza Il primo principio ci dice: In ogni equazione aggiungendo uno stesso numero sia al primo
membro e sia al secondo membro l'equazione non cambia, cioè resta sempre la
stessa. Il numero può essere sia positivo sia negativo. Esempio Data l'equazione 5+x=8 aggiungo un numero a caso, per esempio 2, sia al primo membro,
sia al secondo membro; ottengo: 5+x+2= 8+2 Abbiamo complicato l'equazione in quanto abbiamo scelto un
numero non adatto; proviamo a scegliere un numero negativo, per esempio -5. Data l'equazione 5+x=8 aggiungo un numero negativo -5, sia al primo membro, sia al
secondo membro; ottengo: 5+x-5= 8-5 Ora sembra a prima vista più complicata, ma posso semplificare
il primo membro. Il primo membro è: 5+x-5 Siccome 5-5=0 posso cancellare i due numeri e al primo membro resta solo la x;
la equazione diventa: x=8-5 Ora posso semplificare il secondo membro; il secondo membro è: 8-5 Eseguo la sottrazione: 8-5=3 e l'equazione diventa: x=3 Ho trovato la soluzione dell'equazione: 5+x=8 la soluzione è: x=3 Mai fidarsi dei calcoli, occorre sempre verificare, sostituendo
nell'equazione originale la soluzione dell'equazione al posto della x. Data l'equazione: 5+x=8 se al posto della x metto 3 il risultato deve essere esatto;
infatti: 5+3=8 In conclusione il primo principio ci dice: In ogni equazione, aggiungendo o sottraendo uno stesso numero
sia al primo membro e sia al secondo membro, l'equazione non cambia, cioè resta
sempre la stessa. Da questo primo principio deriva una regola pratica che è
questa: Se sposto un numero dal primo membro e lo porto al secondo
membro, ma lo cambio di segno, cioè da positivo a negativo, o viceversa,
l'equazione non cambia. Data l'equazione: 5+x=8 Sposto il 5 dal primo membro al secondo membro; ho: x=8-5 da cui ottengo: x=3 In pratica è come se avessi aggiunto -5 sia al primo membro sia
al secondo membro; infatti ho: 5+x-5= 8-5 Un elemento della equazione si chiama anche termine. Anche la x
è un termine. Data l'equazione: 5=8-x che è sempre l'equazione di prima, solo che ho spostato la x dal
primo al secondo membro, cambiandola di segno. Per trovare la soluzione e quindi
trovare la x, sposto dapprima il 5 da sinistra verso destra, cambiandolo di
segno ed ho: 0=8-x-5 Notiamo che un membro non va lasciato vuoto; se è vuoto metto lo
zero. Poi sposto -x a sinistra cambiandolo di segno; ho x=8-5 da cui ho: x=3 Un'altra conseguenza utile del primo principio è che se noto due
termini uguali nelle somme, sia al primo sia al secondo membro, li posso
eliminare tutti e due. Solo che questa regola è pericolosa. Ma proviamo. Data l'equazione: 5+x+4=8+4 Sposto il 4 del primo membro al secondo membro, cambiandolo di
segno; ottengo: 5+x=8+4-4 Semplifico il secondo membro ed ottengo: 5+x=8 E' la stessa equazione, non è cambiata. Occorre, però stare
attenti ai segni e vedere se non ci siano anche dei prodotti o moltiplicazioni. Data l'equazione: 13+x-4=8+4 non posso eliminare il 4 al primo e al secondo membro, in quanto
nel primo membro il 4 è positivo e nel secondo membro è negativo. Data l'equazione: 52+4x=60+4 Non posso eliminare il 4 in quanto nel primo membro il quattro fa
parte di un prodotto, cioè 4x vuol dire che devo prendere 4 volte la variabile
x; mentre al secondo membro il 4 sta da solo nella somma. Per risolverla, sposto
il 52 al secondo membro e cambio di segno; ho: 4x=60+4-52 da cui: 4x=12 e qui mi fermo in quanto mi manca il secondo principio di
equivalenza, cioè quello delle moltiplicazioni e delle divisioni. 2° principio di equivalenza Il secondo principio ci dice: In ogni equazione moltiplicando per uno stesso numero, diverso
dal numero zero, sia il primo membro e sia il secondo membro l'equazione non
cambia, cioè resta sempre la stessa. Il numero può essere sia positivo sia
negativo. Esempio Data l'equazione 4x=12 Cerco un numero da moltiplicare; potrebbe essere il 4; ma se
moltiplico complico le cose; ma posso scegliere anche un quarto, cioè Questo equivale a dividere per 4 sia il primo membro sia il
secondo membro; infatti il secondo principio di equivalenza va scritto in questo
modo: In ogni equazione moltiplicando o dividendo per uno stesso numero, diverso
dal numero zero, sia il primo membro e sia il secondo membro, l'equazione non
cambia, cioè resta sempre la stessa. Il numero può essere sia positivo sia negativo. ma può essere
anche una frazione, sia positiva sia negativa, ma sempre in entrambi i membri. Esempio Data l'equazione 4x=12 Cerco un numero da dividere sia il primo sia il secondo membro;
mi scelgo il numero 4, in modo da semplificare subito; infatti il primo membro è
4x; divido per 4 ed ottengo x. Ma devo dividere anche il secondo membro per 4; quindi ho 12:4
=3. In conclusione ho: x=3 Non mi fido dei calcoli, per cui verifico sempre partendo
dall'equazione originale, che era: 4x=12 Al posto della x metto 3 ed ottengo: 4·3=12 Quindi non ho sbagliato. Una conseguenza del secondo principio è che se scelgo come
numero -1 la equazione cambia di segno. Esempio Data l'equazione: -4x=-12 Moltiplico per il numero -1 ambo i membri ed ho: -1(-4x)=-1(-12) da cui: 4x=12 che ammette 3 come soluzione. Quindi la regola è: Se cambio di segno tutti i termini di una equazione, sia al
primo membro, sia al secondo membro, l'equazione non cambia. Cambiare di segno
si dice di solito moltiplicare per -1
prof.
Pietro
De Paolis
Corso di matematica per scuola media
Classe
3a
della scuola media
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